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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Il rettore annulla la laurea ad una commercialista, il Tar gliela restituisce

La trentacinquenne ha rischiato l'immediata cancellazione dall'albo professionale, ed essendo docente in istituti di istruzione superiore, il licenziamento

Il rettore dell'università di Palermo aveva annullato la laurea una commercialista della provincia di Agrigento. Il Tar Sicilia - accogliendo la domanda incidentale di sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti impugnati - in attesa della definizione del giudizio di merito, ha restituito il titolo accademico alla trentacinquenne.

La trentacinquenne aveva conseguito la laurea in Economia e Commercio, con 110 e lode, nell'anno accademico 2006/2007. Nel 2016, a distanza di quasi 9 anni dal conseguimento del titolo accademico, riceveva una nota, a firma del coordinatore della segreteria studenti, con la quale comunicava l'avvio del procedimento volto alla cancellazione di alcuni esami e dunque all'annullamento del titolo di laurea, con invito a presentare memorie difensive.

La commercialista presentava un'articolata memoria procedimentale, ma il rettore dell'università di Palermo disponeva l'annullamento in autotutela di 4 esami e del titolo accademico, con richiesta di restituzione della pergamena di laurea, dando comunicazione del provvedimento  a tutti gli atenei italiani. La commercialista decideva, dunque, di proporre un ricorso giurisdizionale davanti al Tar Sicilia contro l'università degli studi di Palermo, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Gerlando Alonge, per l'annullamento, previa sospensione, del provvedimento. Gli avvocati Rubino ed Alonge hanno evidenziato la violazione della normativa sul procedimento amministrativo: sia sotto il profilo del superamento del termine di 18 mesi entro cui la pubblica amministrazione può annullare un provvedimento asseritamente illegittimo, sia sulla mancanza di motivazione sulle osservazioni presentate dalla ricorrente.

In giudizio si è costituita l'università di Palermo, in persona del rettore pro tempore, con il patrocinio dell'Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso. Il presidente del Tar Sicilia, Calogero Ferlisi, ha subito accolto la richiesta di misure cautelari monocratiche avanzata dagli avvocati Rubino e Alonge. La trentacinquenne rischiava, infatti, l'immediata cancellazione dall'albo professionale dei dottori commercialisti, ed essendo docente in istituti di istruzione superiore, rischiava l'immediato licenziamento.

La sezione prima del Tar Sicilia - presidente Calogero Ferlisi, relatore Sebastiano Zafarana - ritenendo, ad un primo esame, l'esistenza del pregiudizio grave ed irreparabile, vista la possibile ricaduta dei provvedimenti impugnati sulla posizione lavorativa ed occupazionale della ricorrente, ha accolto la domanda incidentale di sospensione, in attesa della definizione del giudizio nel merito.

L'udienza è stata fissata per l'aprile del 2018. Intanto, la trentacinquenne manterrà il possesso della laurea e continuerà regolarmente ad insegnare, mentre il rettore dell'universita' di Palermo dovrà dare comunicazione a tutti gli atenei italiani del provvedimento di sospensione del proprio decreto di annullamento del titolo accademico. 

 
 

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