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Cronaca

Reti idriche senza appalto, Girgenti Acque replica a Giusi Savarino

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

“E’ notizia odierna che la Magistratura stia indagando sulla legittimità dell’affidamento diretto dei lavori sulle reti idriche agrigentine a Girgenti Acque S.p.A. La IV Commissione da me presieduta, nella risoluzione n. V del  7 marzo, ha già sollevato seri dubbi sulla legittimità dell’iter seguito che vorrebbe consegnare, senza gara, in maniera diretta, al gestore del servizio idrico di Agrigento, lavori sulle reti e gli impianti, con finanziamenti pubblici, per somme ingenti, 31 milioni per Agrigento città e per un totale di 107 milioni di euro su tutto il territorio agrigentino. Abbiamo segnalato l’anomalia al governo preoccupati anche di “verificare se sia giuridicamente legittimo e non contrastante con la normativa regionale, nazionale ed europea, l’affidamento diretto alla società di gestione girgenti acque SPA dei finanziamenti pubblici, senza peraltro incorrere in una infrazione europea”

Girgenti Acque non può non rammaricarsi di quanto dichiarato dall’On. Giusi Savarino, presidente della Quarta Commissione Ambiente e Territorio della Regione Sicilia, in ordine ai presunti dubbi sulla legittimità dell’iter seguito per l’aggiudicazione della concessione per la gestione del Servizio Idrico Integrato dell’ATO Idrico di Agrigento.

Appare opportuno, al fine di sgombrare i dubbi della solerte On.le Savarino, ripercorrere brevemente l’iter che ha condotto all’affidamento alla Girgenti Acque S.p.A., citando gli atti ed i documenti che hanno determinato tale affidamento.

- L’assemblea del Consorzio ATO di Agrigento (costituito dai sindaci di tutti i comuni della provincia e dal Presidente della provincia) con deliberazione del 2003 ha prescelto quale forma per la gestione del S.I.I. l’affidamento in concessione trentennale ex art. 20 L. 36/94 “Legge Galli”  con l’esecuzione dei lavori connessi alle infrastrutture ed al miglioramento della rete idrica del territorio e della provincia. 

- L’assemblea del Consorzio ATO di Agrigento con deliberazione dell’11/04/2006 ha approvato il disciplinare di gara con la convenzione ed il disciplinare tecnico ai sensi dell’art. 113 del D.Lgs. 267/2000.

- Con bando di gara pubblicato sulla GUCE del 16/04/2006 e sulla GURS del 05/05/2006 è stata indetta la procedura concorsuale per la scelta del concessionario.

- La Commissione giudicatrice con verbale dell’01/09/2006 ha ritenuto pienamente ammissibile e vantaggiosa l’offerta del raggruppamento di imprese che successivamente avrebbe costituito Girgenti Acque.

- L’agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque con decreto del Direttore Generale del 28/12/2006 n°440 ha nominato un commissario ad acta per deliberare l’aggiudicazione definitiva.

- Il Commissario ad acta con delibera del 18/01/2007 n°1 ha confermato in via definitiva l’aggiudicazione all’ATI Girgenti Acque per la gestione del servizio idrico integrato e dei lavori connessi.

Tra gli atti di gara rientra il “Disciplinare Tecnico Allegato alla Convenzione di Gestione del S.I.I.”, che ha previsto, con riferimento alle nuove opere ed impianti, all’art. 5 quanto segue: “… Realizzazione di nuove opere e impianti. Il Gestore è tenuto ad eseguire le opere e gli interventi per la realizzazione di nuovi impianti, nei tempi previsti nel PIANO e nei relativi POT, e sotto la vigilanza del Concedente. Piani Operativi Triennali – POT - Gli interventi previsti nel PIANO sono riepilogati in relazione agli obiettivi strutturali o ―standard tecnici che il Gestore è tenuto a raggiungere nei tempi stabiliti dal PIANO stesso; tali obiettivi sono altresì articolati in Piani Operativi Triennali, come di seguito specificato ….

Lo stesso art. 5 cit. del Disciplinare stabiliva, altresì, gli oneri a carico del Gestore prevedendo che: “… Le procedure per la realizzazione dei lavori e per il loro affidamento sono quelle previste dalla vigente normativa.

La Girgenti Acque è aggiudicataria del Servizio Idrico Integrato previo espletamento di gara pubblica indetta anche sui presupposti dell’art. 113 del D.Lgs. 267/2000 secondo il quale “Qualora la gestione della rete, separata o integrata con la gestione dei servizi, sia stata affidata con procedure di gara, il soggetto gestore può realizzare direttamente i lavori connessi alla gestione della rete, purché qualificato ai sensi della normativa vigente e purché la gara espletata abbia avuto ad oggetto sia la gestione del servizio relativo alla rete, sia l'esecuzione dei lavori connessi.” (c.f.r. penultimo periodo del comma  5-ter dell’articolo citato nel testo vigente prima delle modifiche introdotte con D.P.R. 168/2010) ed essendo peraltro qualificata per il tramite dei soci esecutori raggruppati sin dalla partecipazione alla gara.

La gara indetta dal consorzio dell’ATO AG9 ha avuto un duplice oggetto: la gestione del S.I.I. e l’esecuzione dei lavori connessi alle infrastrutture.

Da quanto sopra rappresentato, si evince che l’iter amministrativo per l’aggiudicazione della gara per la gestione del Servizio Idrico Integrato nell’ATO Idrico di Agrigento e della realizzazione dei lavori connessi ha visto il coinvolgimento dell’Assemblea del Consorzio di Ambito di Agrigento, costituita dal Presidente della Provincia e dai sindaci dei 43 comuni della Provincia, della Commissione appositamente nominata per l’espletamento della gara, del Direttore Generale dell’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque, del Commissario ad Acta.

Non si comprende come il Presidente della IV Commissione Parlamentare della Regione Sicilia, anche nella sua qualità di avvocato esperta di questioni amministrative, deputato regionale all’epoca dell’affidamento del Servizio Idrico Integrato in tutte le province siciliane, nonché figlia del Sindaco protempore del Comune di Ravanusa all’epoca dell’avvio della gestione di Girgenti Acque, possa avere dubbi sulla legittimità delle procedure seguite.

Prima di lanciare messaggi populistici, i rappresentanti delle istituzioni dovrebbero conoscere che le opere connesse al Servizio Idrico Integrato – attività obbligatoria per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Convenzione di Gestione - devono essere realizzate dal gestore, che dovrà assicurare una partecipazione finanziaria nella misura del 30% dell’importo dell’investimento.

Per altro, nel decennio trascorso, la Girgenti Acque ha già realizzato, con le  modalità previste da gara, oggi oggetto di contestazione, gli investimenti previsti nel piano d’ambito, per un importo complessivo di circa 30.000.000,00 di Euro, di cui 15.000.000,00 di Euro circa anticipati dai soci, che si sono fatti carico, a tutt’oggi, anche dell’iva.

Nel caso della rete idrica la compartecipazione pubblico-privato si articola come segue:

RETE IDRICA DI AGRIGENTO

 costo dell'opera - quota pubblica - quota privata

  iva esclusa       -       80,59% -          19,41%

  31.652.723,25 -  25.508.929,67  - 6.143.793,58

Alla luce delle superiori considerazioni, stupisce come il Presidente di una Commissione Parlamentare della Regione Sicilia, della professionalità e della competenza dell’On. Avv. Savarino, possa affermare, che si voglia affidare l’esecuzione di lavori direttamente senza gara ad un soggetto che, invece, è risultato aggiudicatario di una gara pubblicata anche sulla Gazzetta Europea, legittimamente e limpidamente esperita nel pieno rispetto delle normative regionali, nazionali ed europee.

L’autorevolezza dei rappresentanti delle istituzioni regionali impone una disamina documentale dei procedimenti amministrativi prima di esternare giudizi che pregiudicano la credibilità delle istituzioni stesse  per evitare che i cittadini di questa regione possano perdere ulteriormente fiducia nelle medesime, con il risultato che l’immobilismo pregiudichi ulteriormente il futuro di questa Regione.

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