Demolizioni a Licata, il Tar respinge il ricorso dei proprietari dei fabbricati abusivi
Il Tar Sicilia ha respinto l'istanza cautelare, condannando inoltre i ricorrenti al pagamento delle spese. Questo è uno dei due ricorsi presentati contro le ruspe a Licata. Si attende, infatti, ancora la decisione in merito a quello presentato dall'associazione "Periscopio"
Il Tribunale amministrativo regionale di Palermo ha respinto l'istanza cautelativa avanzata dai proprietari delle abitazioni abusive di Licata. Il ricorso, presentato contro il Comune di Licata e nei confronti dell’impresa che si era aggiudicata i lavori, era mirato all'annullamento del bando di gara per i lavori di demolizione degli immobili abusivi e all'annullamento del verbale di aggiudicazione dei lavori stessi.
Il Tar Sicilia (terza sezione) ha quindi respinto l'istanza cautelare, condannando inoltre i ricorrenti al pagamento delle spese. Questo è uno dei due ricorsi presentati contro le ruspe a Licata. Si attende, infatti, ancora la decisione in merito a quello presentato dall'associazione "Periscopio", nata proprio a tutela delle case.
Le demolizioni degli immobili ricadenti nel territorio del Comune di Licata e dichiarati abusivi da sentenze passate in giudicato fanno seguito a quelle già eseguite ad Agrigento e già programmate anche in altri paesi della provincia. Un'azione chiesta e voluta dalla Procura della Repubblica di Agrigento che ha scritto ai vari sindaci chiedendo di eseguire le sentenze di abusivismo, talvolta risalenti agli anni ’90 e mai eseguite.