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Cronaca

La legge regionale "allarga" le giunte: ecco dove sono possibili i rimpasti

La recente normativa aumenta il numero dei componenti, aprendo le porte quindi a possibili rimpasti in diversi centri

La legge sarà operativa prima dell'estate e potrebbe, in molti comuni, riaprire le porte a trattative politiche che si potevano ritenere chiuse. 

Stiamo parlando di una normativa che rivede complessivamente le fasce demografiche e, soprattutto, aumenta il numero di possibili assessori che possono essere nominati nelle giunte comunali. Una decisione voluta dall'Ars per equilibrare i numeri fin qui in ballo per alcuni centri e che potrebbe riaprire i tavoli di trattativa in diverse amministrazioni della provincia, a partire da Agrigento.

La norma, nel dettaglio, unifica le fasce demografiche dei comuni fino a 5mila abitanti e quella dei centri fino a 10mila abitanti in un’unica fascia fino a 10mila abitanti all’interno della quale gli assessori potranno essere 4, con ricadute immediate per tutti i paesi sotto i 5mila come Santo Stefano Quisquina, Realmonte, Siculiana, Cattolica Eraclea, Bivona, Caltabellotta, Cianciana, Montevago, Alessandria della Rocca, Castrofilippo, Burgio, Montallegro, Santa Elisabetta, Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Calamonaci, Sant’Angelo Muxaro, Joppolo Giancaxio e anche Comitini che potranno quindi aggiungere un assessore. Un posto in più anche nei comuni tra 10.001 e fino a 30mila abitanti, con le giunte che si allargheranno a 5 componenti. Interessati sono quindi Ravanusa, Menfi, Raffadali, Porto Empedocle, Ribera e Palma di Montechiaro. Da 30.001 a 100.000 gli assessori potranno essere invece 7 (oggi ne erano consentiti 5), con due caselle in più da riempire quindi per i comuni di Favara, Canicattì, Licata, Sciacca e Agrigento

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