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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Gestione del servizio idrico, la Regione diffida l'Ati: c'è il rischio di un nuovo commissario

Dal dipartimento puntano il dito nei confronti di alcune potenziali inadempienze tra cui la delimitazione del nuovo ambito: tutto dovrà essere fatto in 30 giorni

L'assemblea territoriale idrica di Agrigento ha 30 giorni per adempiere ad una serie di incombenze fin qui rinviate, altrimenti la Regione potrebbe valutare la nomina di un commissario straordinario.

Se nei giorni scorsi era stato nominato un funzionario del Dipartimento regionale alle acque e rifiuti con il compito, appunto, di semplice commissario ad acta per l'adozione del piano d'ambito, oggi dal medesimo assessorato è giunta una diffida ad adempiere dal repiro ben più ampio. Un atto che, si legge, giunge anche in seguito ad una interlocuzione avuta con i commissari prefettizi della Girgenti Acque, i quali, lo scorso 14 febbraio, “nel rappresentare i numerosi inadempimenti dell’Ati e di altri soggetti (per i quali questo Dipartimento sta procedendo separatamente) paventano il rischio della sospensione del servizio idrico integrato per deficit finanziario strutturale”. Insomma, l'azienda è a rischio collasso.

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Il Dipartimento evidenzia, in particolare che vi sono una serie di provvedimenti “di competenza di codesta Ati e necessari per assicurare la regolare gestione del servizio” che oggi non sarebbero stati realizzati e questo configura la sussistenza del “rischio di gravi danni ambientali ed economici per il territorio e la collettività”.

Ati, arriva un commissario ad acta per il piano d'ambito

Tra questi, la mancata procedura di individuazione dei comuni beneficiari della gestione diretta che “non consente di definire univocamente il perimetro della gestione unica con refluenze sull’elaborazione del piano d’ambito”, e anche le “procedure di acquisizione delle reti e degli impianti rientranti nella gestione unica dell’Ambito”. Tutto è stato trasmesso, tra gli altri, alla Procura della Corte dei conti. Adesso l'Ati ha 30 giorni per colmare le carenze riscontrate o contestarle nel merito.

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