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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ravanusa

"Ti ammazzo ma prima ti tolgo i figli", divieto di avvicinamento per marito violento

L'uomo non potrà raggiungere la donna nè comunicare con lei dopo averla minacciata e pedinata: chiusa l'inchiesta per stalking e violenza privata

“Ti ammazzo ma non lo farò adesso, solo dopo la sentenza di separazione. Prima voglio farti provare la sensazione di vederti togliere i figli e poi ti posso ammazzare”. Per quasi un anno avrebbe perseguitato la moglie, con cui erano in corso le pratiche per chiudere il rapporto coniugale, minacciandola, intimorendola e, in una circostanza, bloccandola con la sua auto e impedendole di proseguire la marcia.

Per un trentaquattrenne di Ravanusa, dopo le denunce della moglie per stalking e violenza privata, è scattato il divieto di avvicinamento alla donna e presto finirà sotto processo. Il gip Luisa Turco ha emesso il provvedimento che gli impone di tenersi distante almeno 500 metri dall’ex moglie e di non comunicare con lei con nessuna modalità, anche telematica e a distanza. Il trentenne, difeso dall’avvocato Gero Lo Giudice, davanti al gip ha respinto le accuse negando di avere mai perseguitato la donna e precisando che, al massimo, si è trattato di “sporadiche manifestazioni di insofferenza rispetto al suo atteggiamento provocatorio nelle circostanze in cui - ha detto - andavo a prelevare i nostri figli”.

Nel frattempo il pubblico ministero Gloria Andreoli ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

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