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Cronaca

"Sesso con la nipote di 15 anni", processo a rischio per vizio di forma

La difesa dell'imputato chiede la nullità del capo di accusa. "Non sono indicati fatti penalmente rilevanti"

"Il capo di imputazione non contiene elementi penalmente rilevanti perchè consumare rapporti sessuali con una ragazzina di 14 anni non è reato contrariamente a quello che c'è scritto nel capo di imputazione". I difensori dell'imputato, gli avvocati Angelo Farruggia e Annalisa Russello, chiedono di annullare il rinvio a giudizio e di fatto azzerare il processo, a carico di un quarantenne, accusato di violenza sessuale ai danni della nipote con cui avrebbe avuto un rapporto sessuale consensuale in una circostanza in cui gli sarebbe stata affidata dai genitori.

Il pm Matteo Delpini all'udienza precedente aveva chiesto di modificare il capo di imputazione inserendo la circostanza che fosse il suo tutore. "Il capo di imputazione è nullo fin dall'inizio - ha detto il legale - e non si può inserire in questa fase questa circostanza per far rivivere un processo che è nullo".

I giudici della seconda sezione penale, presieduta da Giuseppe Miceli, hanno rinviato al 20 marzo per decidere sul caso. Vista la complessità della vicenda, che potrebbe azzerare l'intero procedimento, non sono stati citati neppure i testi. 

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