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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Randagismo, è allarme rosso: centinaia di cani avvelenati ogni anno

Cinque i canili presenti in provincia che possono ospitare un migliaio di animali. Sarebbero, però, necessari altri mille posti

Mille cani randagi ospitati tra rifugi e canili ad Agrigento, Siculiana, Licata, Ribera, Sciacca e Santa Margherita. Ma non bastano. Ne occorrono almeno altrettanti. È allarme rosso per il randagismo perché le città sono invase dai cani e c’è pure chi, con gesto criminale, avvelena i randagi. L’ultimo caso si è registrato nel quartiere di Fontanelle. Poche settimane fa randagi avvelenati anche Raffadali e prima a Lampedusa e pure nella Valle dei Templi. Alessandra Montalbano, a capo dell’Ente nazionale protezione animali in provincia di Agrigento, riferisce un dato: «Almeno cento avvelenamenti vengono resi noti, ogni anno, in provincia, ma sono molti di più quelli dei quali non si riesce a sapere nulla.

"Si possono adottare mille iniziative – aggiunge Jessica Vecchio, dell’associazione “Aronne” – ma lo strumento fondamentale è potenziare le sterilizzazioni. Gli avvelenamenti sono ormai frequenti e bisogna trovare le soluzioni migliori». In provincia di Agrigento ci sono cinque canili, a Licata, Siculiana, Ribera, Sciacca e Santa Margherita Belice. Il numero di animali ai quali riescono ad assicurare custodia è di un migliaio, ma che, secondo gli operatori del settore, risulta largamente insufficiente. Sarebbero necessari almeno altri mille posti. 

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