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Cronaca Raffadali

Perseguita coniugi con bastone e coltello, perizia psichiatrica su un quarantenne

Francesco Randisi rischia il rinvio a giudizio ma la difesa chiede di accertare le sue capacità mentali

Una nuova perizia per accertare se l’imputato era capace di intendere e volere e se può essere processato. È stata disposta ieri mattina dal gup Stefano Zammuto nei confronti del raffadalese Francesco Randisi, 41 anni, sotto accusa per stalking nei confronti di una coppia. L’accertamento sarà svolto dallo psichiatra Leonardo Giordano. Randisi si trova ai domiciliari per scontare una condanna per porto illegale di coltello e in passato è stato condannato con l’accusa di avere aggredito e minacciato il padre con un fucile. Il pubblico ministero Antonella Pandolfi, in questo procedimento, ha chiesto il rinvio a giudizio per le accuse di stalking e lesioni. Le due presunte vittime, due coniugi di Raffadali, si sono costituite parte civile con l’assistenza dell’avvocato Leonardo Marino. I fatti al centro della richiesta di rinvio a giudizio risalgono al periodo compreso fra il giugno del 2015 e il settembre dell’anno successivo.

Nel mirino di Randisi, difeso dall’avvocato Fabio Inglima Modica, sarebbe finito l’uomo che riteneva falsamente avesse una relazione con la sua vicina di casa, della quale si era invaghito, e la moglie. Le intimidazioni e le minacce sarebbero state ripetute e, per essere più convincente, avrebbe usato pure un bastone e un coltello che avrebbe brandito per tentare di convincerlo a non attraversare più quella strada. Con la moglie avrebbe fatto anche di peggio inseguendola e tentando di provocare un incidente stradale. 

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