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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Raffadali

Raffadali: Faccenda Tarsu: Cuffaro risponde seccato

La polemica molto probabilmente si trascinerà fino alle amministrative

Come previsto, la vicenda delle bollette Tarsu e Ici che stanno arrivando nelle case dei Raffadalesi, sta creando infinite polemiche che difficilmente si esauriranno a breve. Il deputato regionale Giacomo Di Benedetto aveva affermato: "Pur considerando giusto che al pari di tanti cittadini in regola, anche chi non ha pagato debba nella giusta misura contribuire, occorre che si trovino metodi e modi di pagamento che non producono danni irreparabili al tessuto economico e sociale di Raffadali. Il Comune dovrebbe provvedere alla sospensione delle bollette e nel frattempo attivare un percorso di conciliazione per i numerosi casi di errori nelle contestazioni (bollette pazze); bisogna prevedere forme di rateizzazione di almeno 5 anni; abbattere gli interessi e le sanzioni che arrivano fino al 100 percento del dovuto. Inoltre l’amministrazione comunale dovrebbe attivare  azioni positive per favorire lo sviluppo e la sopravvivenza delle aziende e delle famiglie raffadalesi".

Dopo le diverse critiche mosse all'operato dell'amministrazione comunale, il sindaco Silvio Cuffaro in persona ha diramato un comunicato in risposta, qui di seguito pubblicato: "Demagogica, populistica e, miserevolmente, clientelare. Come definire diversamente la dichiarazione  dell’onorevole Di Benedetto, che ha accusato l’Amministrazione comunale di mettere mani nelle tasche dei contribuenti? Il neo candidato a sindaco del Comune di Raffadali, Di Benedetto, nel timore che qualche associazione o partito dell’ultima ora possa sottrargli l‘imprimatur di cavalcare il malcontento degli operatori sleali, per una manciata di voti, si erge a paladino di quella che da tutti viene oggi definita una piaga sociale: l’evasione fiscale. Come è noto, l’Amministrazione comunale  tre anni fa (nel 2009) ha avviato un impegnativo percorso di lavoro basandosi sul principio di uguaglianza e di responsabilità  dei cittadini  sotto il profilo fiscale che ha consentito al Comune di avere le  risorse economiche  per ridurre i tributi comunali - ricavate non da una sovrattassa comunale, come falsamente affermato,  ma da un'operazione di pura e semplice giustizia fiscale – la lotta all’evasione fiscale: pagare tutti per pagare meno. Per l’onorevole Di Benedetto, invece,  pochi devono pagare per tutti. Perché mai i cittadini in regola devono continuare a  pagare per gli altri? Per compiacere chi ha la villa o l’attività commerciale da 500 metri quadri e continuare a pagarne  per 100 metri quadri? Onorevole Di Benedetto, le rammento che il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, parlando al Meeting di Rimini, lo scorso agosto, ha definito l'evasione fiscale 'una stortura dal punto di vista economico, legale e morale, che è divenuta intollerabile ed è da colpire, senza esitare a ricorrere ad alcuno dei mezzi di accertamento e di intervento possibili' e la lotta 'un impegno categorico'. Concetti recentemente ribaditi nel discorso di fine anno. Lei ha tradito, per una manciata di voti, il capo dello Stato e la Repubblica che rappresenta. Quella manciata di voti che avrei potuto raccogliere se solo avessi disposto di posporre la notifica degli avvisi in estate, dopo le elezioni. Ma non sarei stato onesto nè  con i miei cittadini nè con la mia coscienza. Quante falsità nelle parole del neo candidato a sindaco. Onorevole Di Benedetto, è vero che il  Comune di Raffadali è l’unico paese, in Sicilia, che ha ridotto i tributi? E' vero che nel 2011 ha pagato meno rispetto al 2010? E' vero che il  Comune di Raffadali è quello che, in Sicilia, per densità demografica ha la tarsu più bassa (€ 1,49)? E' vero che il Comune di Raffadali ha le sanzioni più basse ed ha applicato il tasso di interesse legale che è il minimo per legge? E' vero che l’Amministrazione  ha adottato il regolamento sull’accertamento per adesione che consente  di ridurre le sanzioni del 75 percento? E' vero che l’Amministrazione  ha adottato il regolamento sulle rateizzazioni che consente  di spalmare fino a 72 rate le somme dovute? E' vero che l’Amministrazione  ha adottato il regolamento sulle compensazioni che consente ai contribuenti che vantano un credito di non pagare i tributi? E' vero che la Giunta Municipale nel 2010  ha adottato il regolamento sul condono tributario non approvato dal Consiglio comunale che avrebbe consentito ai cittadini di non pagare le sanzioni dovute per legge? Dov'era quando in Consiglio comunale si è discusso del condono tributario e dove erano i consiglieri comunali  suoi amici? Perché si è svegliato solo adesso?".

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