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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Questura, il capo di Gabinetto Carlo Mossuto è stato promosso primo dirigente

Dopo decenni di prima linea nell'Agrigentino, presto lascerà la provincia. Verrà ricordato, fra le altre, per le inchieste "La carica delle 104" e "Self Service"

Il capo di Gabinetto della Questura, Carlo Mossuto, è stato promosso a primo dirigente. Dopo decenni di lavoro - sempre in prima linea - nell'Agrigentino, Mossuto verosimilmente lascerà la Questura di Agrigento. A decidere la promozione del funzionario è stato il consiglio d'amministrazione del dipartimento di Pubblica sicurezza, presieduto dal capo di polizia. "E' un momento di festa per la Questura - ha detto il questore Rosa Maria Iraci - . Va sottolineata l'importanza che il Dipartimento attribuisce al lavoro effettuato sul campo di questa Questura. Il capo di Gabinetto è da tanti anni che fa parte di questa organizzazione ed ha dato un contributo grandissimo alla risoluzione di problematiche importanti che si sono evidenziate in questo territorio, contribuendo a fare lavorare una squadra di tutto rispetto che ha dato grandi risultati e grandi risposte ai cittadini. Ma s'è occupato anche della gestione dei flussi immigratori che caratterizzano questa provincia". L'attestazione di merito, arrivata dal dipartimento di Pubblica sicurezza, è dunque - chiaramente - un riconoscimento al lavoro svolto e alla classe di funzionari della Questura di Agrigento. 

"Mossuto si caratterizza quale funzionario molto serio, capace e sensibile alle istanze dei cittadini. Ma è anche coraggioso nella lotta quotidiana che si sviluppa contro la criminalità organizzata - ha sottolineato il questore Rosa Maria Iraci - . Per un periodo è stato anche sottoposto a tutela per la sua esposizione al rischio nel condurre indagini delicatissime di polizia giudiziaria. Il suo curriculum è brillante. Per noi è una promozione non solo del dottore Mossuto, ma di tutta la Questura per il lavoro efficiente che si svolge su questa provincia che è sensibile a tante problematiche. Grazie al Dipartimento e grazie al capo della polizia - ha concluso il questore Iraci - che ha dato un riconoscimento al personale di questa Questura". 

Mossuto ha ringraziato il questore Iraci e a tutti i questori che l'hanno preceduta, al capo della polizia e a tutto il personale. "E' stata una esperienza importantissima prima maturata sul fronte del commissariato di Licata, una terra particolarmente complessa, - ha spiegato il primo dirigente Carlo Mossuto - . Su Licata è stato fatto un buon lavoro sia in materia di prevenzione che per l'ordine e la sicurezza pubblica, gestendo il fenomeno immigratorio visto che, in quegli anni, s'era aperto il fronte della costa Licatese. Ma anche in materia di polizia giudiziaria sono state fatte importanti indagini che hanno consentito di disarticolare la cosca mafiosa locale. Ricordo l'operazione 'Sciacallo' fatta nel novembre del 2007 con numerosi arresti per usura. L'aspetto gratificante di queste operazioni - ha spiegato Mossuto - è la tenuta in sede dibattimentale di queste indagini conclusesi con condanne anche pesanti".      

Fra le tante, delicatissime, inchieste il "nuovo" primo dirigente della polizia di Stato verrà ricordato - nell'Agrigentino - anche per l'operazione "La carica delle 104", sviluppata quando era a capo della Digos. E proprio per questa inchiesta, nel maggio del 2016, all'allora vice questore aggiunto Carlo Mossuto - ma anche all'ispettore superiore Lanfranco Lantieri, agli assistenti capo Francesco Ciulla e Stefano Moribondo, al vice questore aggiunto Patrizia Pagano e all'assistente capo Carlo Palamenghi - venne conferito un encomio solenne perché "dimostrando non comune intuito investigativo ed elevata professionalità, espletavano una operazione culminata nella disarticolazione di una organizzazione, composta di funzionari pubblici e di professionisti, dedita alla falsità ideologica ed alla truffa ai danni dello Stato nell’ambito dell’illecita gestione del sistema delle indennità per invalidità civile", ad Agrigento il 22 settembre del 2014. 

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"L'esperienza della Digos è stata costellata da un impegno costante su Lampedusa, abbiamo vissuto il massiccio esodo degli immigrati - ha ricordato il primo dirigente Carlo Mossuto - . La Digos è stata impegnata in numerose indagini contro la pubblica amministrazione, ricordo 'Self Service' e 'La carica delle 104' che hanno consentito di far emergere un sistema di malaffare diffuso. L'esperienza dell'ufficio di Gabinetto mi ha impegnato tanto perché è il cuore pulsante della Questura. Siamo stati impegnati sul fronte Lampedusa e in servizi di ordine pubblico necessari all'Agrigentino. Tutto ciò non poteva essere realizzato se non grazie alla collaborazione straordinaria del personale che ho avuto l'onore di dirigere. Se oggi sono qui a parlare di un risultato brillante per la mia carriera, il merito va soprattutto al personale che è stato con me. Certi risultati non si possono raggiungere senza personale valido, motivato e io ho avuto la fortuna di avere questo personale".  

Nel 2011, Mossuto - sempre a capo della Digos - si occupò anche dell'inchiesta "Self Service" che permise di arrestare 11 persone e di notificare un dodicesimo provvedimento di obbligo di dimora. L'inchiesta, realizzata assieme alla Squadra Mobile, portò allora alla luce una ventina di casi di presunta corruzione all'Utc di palazzo dei Giganti. 

Era il giugno del 2013 quando - dopo l'addio dell'allora vice questore aggiunto Luca Burriesci - Mossuto, cugino di Beppe Montana, lasciava la Digos e si insediava quale capo di Gabinetto della Questura. Mossuto fino ad allora s'era anche occupato di numerosi fascicoli sull’assenteismo del personale dipendente in diversi Comuni. Dal 2002 era stato, invece, dirigente del commissariato di Licata dove aveva portato a termine inchieste su associazione mafiosa, omicidi, usura, armi e sugli allora ripetuti furti d’acqua. Proprio nel 2013, al posto di Mossuto, a capo della Digos si è insediato il vice questore Patrizia Pagano arrivata ad Agrigento nel 2005. 

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