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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Pugno duro della Procura contro i reati ambientali, firmato protocollo con la Regione

Saranno attivati servizi di osservazione in aree protette quali Torre Salsa, Scala dei Turchi, Monte Cammarata, le riserve delle Pelagie, le Maccalube di Aragona e Sant'Angelo Muxaro

Stretta contro i reati ambientali. La Procura della Repubblica di Agrigento ha firmato nei giorni scorsi un protocollo d'intesa con l'Ispettorato ripartimentale delle Foreste di Agrigento per prevenire i reati contro l'ambiente e migliorare le indagini su incendi boschivi, commercio di animali protetti, maltrattamento di animali, inquinamento delle acque, abbandono dei rifiuti e violazione delle leggi sulla caccia.

Il protocollo - fa sapere in una nota il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio - nasce dall'esperienza investigativa maturata nel corso dell'ultimo biennio che ha visto il Corpo regionale forestale della Regione Siciliana, attraverso le sue articolazioni territoriali e attraverso la Sezione di Polizia giudiziaria 'Aliquota Forestale', incidere significativamente in materie di particolare interesse ambientale".

Grazie al protocollo, s'intensificheranno i controlli per la prevenzione degli incendi, sollecitando i Comuni ed i proprietari di terreni agricoli, ad effettuare operazioni di pulizia e bonifica. Particolare attenzione, poi, sarà data alla repressione dello smaltimento illecito dei rifiuti. Per quanto riguarda, ancora, l'inquinamento delle acque, saranno presi di mira gli impianti di molitura delle olive nel periodo compreso tra settembre e dicembre. 

Inoltre, - fanno sapere ancora dalla Procura - saranno attivati servizi di osservazione in aree protette quali Torre Salsa, Scala dei Turchi, Monte Cammarata, le riserve delle Pelagie, le Maccalube di Aragona e Sant'Angelo Muxaro. 

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