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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

Nuovi radar militari a Lampedusa, paura tra gli abitanti

Chiesta già la copia di tutta la documentazione riguardante i radar. L'incartamento inviato ad un docente di ingegneria elettronica dell'Università di Pisa. Se i nuovi sistemi saranno più dannosi di quelli attualmente in uso, la popolazione si dice pronta a scendere in piazza

La preoccupazione per quello che potrebbe diventare il "nuovo caso Muos", sulle orme - appunto - del radar americano installato a Niscemi (Caltanissetta), ha già messo sul piede di guerra gli abitanti dell'isola di Lampedusa. C'è fermento e preoccupazione, infatti, dopo la notizia pubblicata qualche giorno fa su "L'Espresso", a firma del giornalista Piero Messina, che annunciava l'installazione di due nuovi sistemi radar sulla maggiore dell'arcipelago delle Pelagie.

A muovere i primi passi è stato l'ex presidente del Consiglio comunale di Lampedusa e Linosa, Andrea Montana, dimessosi soltanto alcuni giorni fa in seguito ai contrasti con il sindaco Giusi Nicolini. "Il primo cittadino – dice Montana – non ha informato il Consiglio comunale dell'installazione di questi nuovi radar, nonostante abbia partecipato anche al tavolo tecnico con le forze armate. Non ha pensato di investire il civico consesso per una circostanza così importante per il popolo lampedusano".

Ma Montana, che ha già chiesto copia di tutta la documentazione riguardante i radar, vuole vederci chiaro. Per questo motivo l'ex presidente del Consiglio comunale ha inviato l'incartamento ad un docente di ingegneria elettronica dell'Università di Pisa, per conoscere i reali rischi dei sistemi in questione. "Nel caso in cui dovessimo scoprire che i nuovi radar sono più dannosi di quelli attualmente in uso, saremo pronti a scendere in piazza. Il mancato coinvolgimento dell'assise cittadina e degli abitanti dell'isola – ha spiegato ancora Montana – rappresentano a mio avviso una grave mancanza da parte del sindaco. Allo stesso tempo, però, bisogna conoscere bene i potenziali rischi per la popolazione".

I radar che verranno installati a Lampedusa saranno due. Il primo è un sistema avanzato di “WiMAX”- Fadr, una nuova tecnologia in grado di realizzare connessioni internet senza fili ad alta velocità. Il radar fa parte di un contratto dal valore di oltre 260 milioni di euro che la seconda divisione di Teledife, la direzione generale delle Telecomunicazioni, dell’Informatica e delle Tecnologie Avanzate del ministero della Difesa ha siglato con le aziende del gruppo Finmeccanica. Il secondo, invece, è quello relativo al nuovo sistema radar che verrà messo a disposizione della rete costiera di difesa per la Marina militare.

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