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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

Linosa senza carburante da venti mesi, gli abitanti occupano il Comune

Occupata la sede della delegazione comunale e iniziato lo sciopero della fame. Si dicono pronti a continuare ad oltranza. Da circa venti mesi non arriva benzina, costringendo gli isolani ad acquistarla a Lampedusa con un costo che supera i 4 euro al litro

Sono decisi a continuare ad oltranza nella loro protesta gli abitanti dell'isola di Linosa, che stamani hanno occupato i locali della delegazione Comunale e iniziato lo sciopero della fame. Si dicono stanchi delle prese in giro in merito al carburante sull'isola: da circa venti mesi, infatti, gli abitanti di quella splendida perla nera tra la Sicilia e l'Africa sono costretti ad acquistare la benzina a Lampedusa, imbarcando i mezzi sulla nave di linea; una situazione che, tirate le somme, fa costare la benzina oltre 4 euro al litro. 

 
"Noi da qui non ce ne andremo fin quando non ci daranno una risposta seria" dice Gerardo Errera, consigliere comunale dell'opposizione al Comune di Lampedusa e Linosa, promotore dell'iniziativa di protesta. 
 
"Già lo scorso giugno – continua Errera - avevamo protestato dinnanzi il Comune. In quell'occasione avevamo ricevuto delle promesse che non sono state mantenute. Ci hanno abbandonato, hanno abbandonato gli oltre 400 abitanti di Linosa. E' una vergogna. L'isola è in ginocchio. Non riusciamo più a lavorare. Questa volta siamo decisi ad andare avanti. La gente non riesce più a controllarsi, non ci fermiamo più. Non sappiamo chi ha ragione o chi ha torto. Sappiamo solo che ci hanno abbandonato e non sappiamo nemmeno a chi rivolgerci". 
 
Sull'isola di Linosa, dallo scorso anno, è stata costruita anche una stazione di rifornimento. Motivo per il quale non sono stati più autorizzati i trasporti dei classici fusti di carburante. Ed è proprio questo ad accrescere la rabbia dei linosani: nonostante tutti i collaudi risultati positivi, il distributore è ancora vuoto. Perché? E' proprio quello che vogliono sapere i cittadini di Linosa che non riescono ad avere una spiegazione. La ditta che si deve occupare della distribuzione del carburante aveva detto mesi fa che si attendeva soltanto l'occasione giusta per trasportare l'oro nero sulla minore delle Pelagie. Ma da oltre un anno la gente ancora aspetta questo ormai quasi mitologico sbarco di un'autocisterna.
 
La protesta, dunque, continuerà ad oltranza fin quando – dicono dall'isola – non si avranno risposte certe sul problema.
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