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Cronaca

"Intera famiglia gestiva case di appuntamenti nel centro storico", Procura chiude inchiesta

Il pubblico ministero Elenia Manno ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle immagini preliminari a Emanuele Pace, 66 anni, alla moglie Pierina Miccichè, 52 anni e al loro figlio Vasilij Pace, 30 anni

Quattro mesi dopo l’ordinanza cautelare e i tre arresti, la Procura chiude l’inchiesta e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per i tre componenti della famiglia accusati di avere gestito alcune case di prostituzione nel centro storico della città, in particolare in via Saponara. Il pubblico ministero Elenia Manno ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle immagini preliminari a Emanuele Pace, 66 anni, alla moglie Pierina Miccichè, 52 anni e al loro figlio Vasilij Pace, 30 anni.

I tre indagati, finiti in un primo momento agli arresti domiciliari senza l'applicazione, ritenuta superflua, del braccialetto elettronico, avevano nominato come difensori gli avvocati Emilio Dejoma e Giuseppe Lo Dico. L'indagine, scaturita dalle denunce di una prostituta, si è sviluppata grazie, soprattutto, alle numerose intercettazioni telefoniche dalle quali, secondo gli inquirenti, arriva la prova dell'attività di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L'attività, peraltro, sarebbe stata molto florida con prenotazioni che venivano prese con largo anticipo dalle varie prostitute ed escort che temevano di restare fuori. Agli atti, in particolare, alcune intercettazioni dalle quali emergerebbe l’attività di sfruttamento. 

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