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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Canicattì

Presi con trenta tonnellate di droga, condannati ex vigile urbano e due fratelli ventenni

La pena più alta - quattro anni di reclusione - è stata inflitta a Carmelo Collana, 53 anni, impiegato comunale di Canicattì; tre anni a Pietro e Vincenzo Martini

Oltre trenta tonnellate di marijuana, nascosti in un casolare e tra i filari di cachi: diecimila piantine di droga che avrebbero fruttato una fortuna sul mercato: nove mesi dopo l’operazione, con tre arresti, si conclude il processo con la condanna di tutti gli imputati. La pena più alta - quattro anni di reclusione - è stata inflitta a Carmelo Collana, 53 anni, ex vigile urbano e impiegato comunale di Canicattì. Oltre che dell’accusa di coltivazione di droga, era imputato di possesso illegale di arma, ricettazione e furto. Nel corso dell'operazione, messa a segno dai carabinieri il 17 ottobre scorso, sono state sequestrate anche una pistola calibro nove in ottimo stato e una cinquantina di cartucce. Il possesso dell’arma era contestato al solo Collana che è stato, comunque, assolto dall’accusa di ricettazione della stessa.

Fra le accuse anche il furto di energia elettrica perché il casolare, ritenuto nella disponibilità del dipendente comunale canicattinese, sarebbe stato alimentato rubando la corrente. Tre anni di reclusione, invece, per i fratelli Pietro e Vincenzo Martini, palermitani di 19 e 21 anni, accusati solo di concorso in coltivazione di droga. La sentenza è stata emessa nella tarda mattinata di oggi dal giudice dell’udienza preliminare Luisa Turco. Le condanne inflitte sono ridotte di un terzo per effetto del rito abbreviato chiesto dai difensori, gli avvocati Salvatore Manganello e Debora Speciale, dopo che il gip aveva disposto il giudizio immediato.

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