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Cronaca Porto Empedocle

"Sparò al cognato per ragioni passionali", pescivendolo rinviato a giudizio

Gianni Tuttolomondo avrebbe esploso alcuni colpi di arma da fuoco all'indirizzo di Libertino Vasile Cozzo

Rinvio a giudizio per Giovanni Tuttolomondo, 47 anni, accusato di avere sparato al cognato, il noto pregiudicato Libertino Vasile Cozzo, 41 anni, che riuscì a salvarsi grazie alla prontezza di riflessi con cui nascose la testa sotto un furgone.

A disporlo è stato il giudice dell'udienza preliminare Francesco Provenzano, Tuttolomondo sarà processato a partire dal 2 ottobre davanti ai giudici della prima sezione penale. 

L’agguato, al quale avrebbe partecipato un complice di Tuttolomondo, mai individuato, è scattato nella notte fra il 4 e il 5 aprile del 2013 sulla banchina del porto empedoclino dove Vasile Cozzo aveva un magazzino in cui depositava il pesce dopo averlo pescato. Entrambi i killer avevano il volto travisato.

Questa mattina i difensori dell'imputato, gli avvocati Salvatore Cusumano e Salvatore Pennica, hanno illustrato le loro conclusioni chiedendo il non doversi procedere "perchè le indagini non hanno mai provato con certezza che è stato Tuttolomondo a sparare al cognato". 

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