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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Porto Empedocle

Sciopero ad oltranza dei netturbini, il sindaco: vietato il conferimento dei rifiuti

Ida Carmina: "Il deposito indiscriminato di spazzatura favorisce la proliferazione di insetti e ratti e crea intralcio alla circolazione dei mezzi”

Vietato conferire i rifiuti, di qualunque tipologia. Almeno fino a quando non rientrerà la protesta degli operatori ecologici. Il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, - temendo rischi sanitari - è stata costretta a firmare l'ordinanza che vieta temporaneamente il conferimento dei rifiuti.

Netturbini senza stipendio, sciopero ad oltranza: città sepolta dai rifiuti 

“La mancata raccolta e conferimento dei rifiuti con il sistema del porta a porta comporta – ha scritto il sindaco Ida Carmina – la progressiva formazione di notevoli cumuli di spazzatura sparsa in tutta la città, con pericolo, in diverse zone, di intralcio al traffico veicolare. La precaria condizione igienica dovuta alla presenza dei numerosi cumuli di spazzatura – ha aggiunto Carmina – aggrava, nei fatti, la condizione sanitaria dei quartieri con possibili pericoli per la pubblica incolumità dato che il deposito indiscriminato favorisce la proliferazione di insetti e ratti”.

Il sindaco: "Aspettiamo soldi dalla Regione e dal ministero"

Ribadendo il pericolo sanitario “aggravato dalle ulteriori proteste degli operai”, il sindaco di Porto Empedocle ha, dunque, ordinato la sospensione – per tutti i giorni di astensione delle maestranze impegnate nel servizio di igiene ambientale – del conferimento di tutte le tipologie di rifiuto”.

Sciopero dei netturbini, città invasa dai rifiuti 

Anche i poliziotti del commissariato “Frontiera” si stanno interessando a quest’ennesimo disservizio. Già nei mesi passati, proprio per interruzione di servizio, 25 netturbini erano stati denunciati alla Procura. “I netturbini non sono pagati solo nei mesi di novembre, dicembre e gennaio e la tredicesima. Avevamo proposto il 60 per cento, una sorta di acconto, in attesa che arrivassero i trasferimenti, ma le imprese non hanno accettato. C’è poi una delle tre ditte che pare abbia lasciato qualche arretrato in più, ma la maggior parte avanzano solo novembre, dicembre e gennaio. Quando, lo scorso novembre, ci fu lo sciopero, questo dettaglio è stato chiarito dinanzi al prefetto. E lo sciopero si risolse con l’impegno delle ditte a pagare settembre e ottobre”. 

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