Incappano in un posto di controllo della polizia di Stato. Mentre gli agenti del commissariato "Frontiera", avendoli trovati senza casco di protezione, senza assicurazione e senza revisione, iniziano a redigere i verbali per le sanzioni amministrative, i due giovani empedoclini risalgono in sella alla moto e scappano. I poliziotti avviano l'inseguimento. I due giovanissimi, zigzagando lungo le strade, riescono, lungo vie di campagna, a far perdere le proprie tracce. O almeno così credono.

Gli agenti del "Frontiera", invece, non demordono e continuano le ricerche. Circa mezz'ora dopo, nella zona dei Grandi Lavori, "pizzicano" i due mentre camminano sul ciglio della strada. Non avrebbe potuto essere altrimenti, del resto, visto che erano stati pienamente identificati. Il ventenne ed il quindicenne sono però a piedi. La moto è, di fatto, scomparsa.

Gli agenti - coordinati dal vice questore aggiunto Cesare Castelli - riescono, dunque, a convincere i due a consegnare, a far ritrovare il ciclomotore. E così, effettivamente, accade. La moto viene sequestrata ai fini della confisca. Gli agenti ultimano, a questo punto, la redazione dei verbali per le sanzioni amministrative e denunciano, in stato di libertà, alla Procura entrambi.

Per la mancanza di assicurazione, revisione e casco protettivo, nonché per guida senza patente, i poliziotti hanno elevato sanzioni amministrative per ben otto mila euro. Sia il ventenne che il quindicenne vengono poi denunciati in stato di libertà. Il primo alla Procura della Repubblica di Agrigento, il secondo alla Procura presso il tribunale per i minorenni di Palermo. Entrambi dovranno, adesso, rispondere dell'ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale. A quanto pare, inoltre, è scattata anche una terza denuncia. Uno dei genitori è stato segnalato per l'ipotesi di reato di incauto affidamento del mezzo.