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Cronaca Porto Empedocle

La maxi inchiesta antidroga "Creme caramel": dopo due anni si sblocca processo a 32 imputati

L’inchiesta, svolta sul campo dai carabinieri, ipotizza un presunto traffico di droga – in prevalenza hashish e marijuana ma anche cocaina – che veniva spacciata fra Porto Empedocle e Realmonte

Due anni esatti dopo i rinvii a giudizio, decisi l’8 febbraio del 2018 dal gup Francesco Provenzano, si sblocca il processo scaturito dall’inchiesta antidroga chiamata “Creme caramel”. Questa mattina, dopo un'infinità di intoppi, è stato aperto il dibattimento dal collegio di giudici presieduto da Alfonso Pinto e completato da Alessandro Quattrocchi e Giuseppa Zampino. Il pm Paola Vetro e i difensori dei trentadue imputati hanno chiesto l'ammissione dei propri mezzi di prova e il processo è stato aggiornato al 20 febbraio per l'audizione dei primi testi della lista dell’accusa.

Il dibattimento in un primo momento era stato aperto davanti ai giudici della seconda sezione penale, presieduta da Wilma Angela Mazzara, ed era stato riassegnato per ragioni organizzative alla prima dove, però, il presidente Alfonso Malato non poteva celebrarlo avendo già emesso un provvedimento nella fase cautelare e, quindi, diventando incompatibile. Dopo una serie di passaggi a vuoto, necessari per individuare un collegio, dopo due anni di attesa si è ripartiti.

L’inchiesta, svolta sul campo dai carabinieri, ipotizza un presunto traffico di droga – in prevalenza hashish e marijuana ma anche cocaina – che veniva spacciata fra Porto Empedocle e Realmonte. L’indagine è nata quasi per caso, indagando su altre vicende di droga ed è stata alimentata da intercettazioni telefoniche e ambientali. 

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