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Cronaca Porto Empedocle

Assunti da Moncada perchè raccomandati da Firetto? Il sindaco chiamato a testimoniare

Il "re dell'eolico" accusato di violenza privata per avere costretto tre dipendenti ad accettare una nuova sede

“I tre lavoratori sono stati assunti la prima volta perché segnalati dal sindaco di Porto Empedocle di allora, Calogero Firetto, e dopo il loro licenziamento gli fu trovata una nuova sistemazione sempre su sua sollecitazione”. Stefano Moncada, fratello di Salvatore, il “re dell’eolico”, e socio delle imprese del gruppo, oggi ha confermato in aula quanto l’uomo d’affari con imprese in mezzo mondo, aveva già detto in una delle udienze precedenti.

"Costretti ad accettare trasferimento?", dirigenti del gruppo difendono Moncada

A ribadirlo ci aveva pensato anche il direttore amministrativo Calogero Volpe. Alla fine il giudice monocratico Katia La Barbera, su richiesta congiunta della difesa di Moncada e della parte civile, oggi ha deciso di citare Firetto, nel frattempo diventato sindaco di Agrigento, per chiedergli se la circostanza è reale. Moncada, in particolare, è accusato di violenza privata perché avrebbe costretto tre lavoratori di una società del gruppo ad accettare il passaggio in un’altra impresa con conseguente trasferimento della sede lavorativa da Porto Empedocle a Campofranco. Ma la loro versione è diametralmente opposta a quella fornita in aula dallo stesso Moncada e da alcuni testi della difesa, affidata all’avvocato Marco Giglio. 

“I tre lavoratori che mi hanno denunciato sono dei privilegiati, sono stati assunti - aveva detto in aula - perché segnalati da alcuni politici e riassunti in un’altra azienda con stipendio superiore e mansioni meno gravose sempre perché le persone che me le avevano segnalate, fra cui l’attuale sindaco di Agrigento Calogero Firetto, hanno insistito dopo il licenziamento perché trovassi una soluzione”. I fatti contestati risalgono al 2012.
 

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