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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Porto Empedocle

"Gestivano giro di prostitute sudamericane": una condanna, un'assoluzione e uno stralcio

Il giudice trasmette gli atti al pm per un imputato: "Capo di imputazione descrive condotte senza rilevanza penale"

Una condanna, un rinvio a giudizio e uno stralcio, relativo alla posizione del terzo imputato perché il capo di imputazione non è scritto in maniera corretta. Si è conclusa così, davanti al giudice Stefano Zammuto, l'udienza preliminare scaturita da un'inchiesta su un vasto giro di prostituzione di sudamericane che sarebbe stato allestito a Porto Empedocle fino al 2014.

Gli imputati erano Palma Costanza, 39 anni, nata a Venaria Reale, in provincia di Torino, ma residente a Cammarata; Elena Corina Raileanu, 32 anni, nata in Romania e anche lei residente da tempo a Cammarata e il palermitano Fabrizio Spagnol di 46 anni. Costanza, in particolare, secondo l'accusa avrebbe adibito un'abitazione di contrada Durrueli, a Porto Empedocle, a casa di prostituzione e all'interno avrebbero "lavorato" diverse donne sudamericane. 

Raileanu, invece, avrebbe messo a disposizione due utenze telefoniche come contatti indicati negli annunci per consentire ai clienti di contattare le giovani ragazze. Inoltre, sempre secondo quanto ipotizza l'accusa, avrebbe "disciplinato l'attività di prostituzione delle giovani ragazze all'interno dell'abitazione". Spagnol, infine, avrebbe curato materialmente la pubblicazione su un sito internet per adulti degli annunci con i quali procacciava i clienti delle giovani prostitute. "Annunci - viene sottolineato nel capo di imputazione - corredati da foto esplicite delle ragazze in abiti succinti o senza abiti".

Proprio il capo di imputazione di Spagnol (difeso dall'avvocato Mauro Torti), però, ha spinto il giudice, a restituire, solo per la sua posizione, gli atti al pm per riformularlo in considerazione del fatto che "vi è un evidente diversità fra il fatto contestato e quello accertato". Il giudice Zammuto, in particolare, sottolinea che le contestazioni che emergono nei capi di imputazione, sulla base di un orientamento della Cassazione, sono "prive di rilievo penale". Tuttavia, "contrariamente a quanto riportato nel capo di incolpazione, non si sarebbe limitato alla mera pubblicazione di annunci hot, penalmente lecita, ma avrebbe compiuto ulteriori attività".

Di conseguenza, adesso, sarà il pm a decidere in che termini riformulare l'accusa e istruire un nuovo processo. Costanza, che come Spagnol aveva chiesto il giudizio abbreviato, è stata condannata a 2 anni e 8 mesi di reclusione mentre la terza imputata non ha scelto riti alternativi ed è stata rinviata a giudizio.

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