"Non risultano proprietarie della cooperativa", 12 famiglie empedocline dovranno lasciare casa
A giugno gli appartamenti di un complesso edilizio nella zona di Ciuccafa saranno messi all'asta dalla banca, che oggi vanta un credito contro la coop
A Porto Empedocle 12 famiglie stanno vivendo un incubo: quello di dover abbandonare la propria casa perché questa sarà messa all'asta nei prossimi mesi.
Siamo in contrada Ciuccafa, quartiere a ovest della città marinara, dove negli ultimi decenni sono sorti diversi edifici residenziali con il sistema della cosiddetta "edilizia residenziale agevolata”. Una di queste cooperative è però in difficoltà con il pagamento del finanziamento concesso per la costruzione degli edifici condominiali, tanto che la banca un paio di anni addietro ha rotto gli indugi e ha fatto sottoporre a pignoramento l'intero complesso edilizio. A farne le spese sono i soci della cooperativa stessa, nel frattempo trasferitisi da diversi anni negli appartamenti che erano destinati ad essere loro formalmente assegnati e che adesso però rischiano seriamente di doverli abbandonare.
Il Tribunale di Agrigento, infatti, ha recentemente disposto la vendita di tutti gli appartamenti e di tutti i box auto e, rigettando anche l'ultimo tentativo - non ritenuto fondato - di ottenere una sospensione, ha disposto pure l'immediato sgombero degli immobili, ordinando ai soci il rilascio degli appartamenti occupati. Ad occuparsi della vendita - che si terrà in giugno - per conto del Tribunale sarà l'avvocato Luca Vetro. Al medesimo professionista il Tribunale ha affidato anche il delicato compito di curare il rilascio degli immobili, tanto che è stato avviato il relativo procedimento che dovrebbe concludersi nel giro di poco più di un mese.
Questo sempre che i soci della cooperativa, alcuni seguiti dall'avvocato Luigi Troja e altri dall'avvocato Santina Lattuca, non riescano a trovare velocemente una soluzione col custode giudiziario che possa evitare l'esito infausto che si prospetta imminente per gli occupanti degli appartamenti, dato che tutti i tentativi di opposizione non hanno finora prodotto risultati. Per le famiglie ci sono oggi solo due possibilità: riacquistare l'immobile partecipando alla gara o proporre alla banca di occupare gli stessi (oggi abitati senza titolo) previo il pagamento di un affitto all'istituto di credito.