"Mi aspettavo che la sindaca Carmina pacificasse il paese e favorisse una buona amministrazione, ma mi accorgo che, purtroppo, - continua a scrivere Troja - il massimo che ci possiamo aspettare è vegetare in attesa della fine di ogni speranza. Faccio appello alla buona politica, al sindacato, ai cittadini volenterosi, di riscattarsi e ristabilire a Porto Empedocle la speranza di ripianare un Comune al collasso. 

Non sarà facile ed io stesso oltre 4 anni fa avevo annunciato, purtroppo inascoltato, dove saremmo andati finire. La sindaca e la sua Giunta facciano una seria analisi politica e di coscienza e riferiscano - conclude l'avvocato Luigi Troja - in un confronto aperto e pubblico con la città quali sono le soluzioni che prospettano. Non si può vegetare per altri 4 anni".

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"L'ex presidente del Consiglio venga a spiegare, visto che aveva tutte le carte a disposizione, come e dove sono andati a finire i soldi del Comune - replica il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina - . Quanti si spacciano per veri politici, sono loro che hanno condotto al disastro Porto Empedocle. Io ho trovato solo debiti, perfino con il Demanio. In nove mesi ho cercato di fare il possibile e perfino l'impossibile".