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Cronaca

Luigi Pirandello come Bob Dylan: il Premio Nobel? Una "pagliacciata"

Tutto pronto per la riapertura della casa natale dello scrittore, in contrada Caos. Tra i documenti inediti esposti, un biglietto poco ortodosso sul riconoscimento

Tutto pronto per la riapertura della casa natale di Luigi Pirandello, in contrada Caos. Mercoledì 28 giugno, giorno in cui cade il 150esimo anniversario della nascita dello scrittore, la casa-museo riaprirà i battenti.

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Dopo un restyling durato poche settimane, riallestita e sistemata secondo un percorso storico e didattico - e in attesa del grande progetto di riconfigurazione finanziato dal Patto per il Sud - la casa natale si prepara anche ad accogliere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il prossimo 6 luglio in visita ufficiale. 

Documenti inediti in mostra alla casa di Pirandello

“Per i 150 anni della nascita di Luigi Pirandello abbiamo promosso, con il Polo Museale e la Soprintendenzadi Agrigento – interviene l’assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità siciliana Carlo Vermiglio - un articolato programma d’iniziative che intende rilanciare e valorizzare le collezioni  e i luoghi legati allo scrittore, a partire dalla Casa Natale, oggi riaperta al pubblico con una nuova esposizione: uno spazio fortemente evocativo e radicato nel territorio in cui si intrecciano in un’efficace sintesi narrativa, parole e immagini, letteratura e paesaggio, emozioni e atmosfere. La presenza del presidente della Repubblica in questi luoghi non solo ci onora, ma sottolinea la forza e l’attualità del pensiero dello scrittore agrigentino che ancora oggi ci provoca e ci interroga sulle ragioni dell’esistenza umana e sulla ricerca di valori autentici”. 

“Un appuntamento importante, quello che siamo stati chiamati a celebrare ed al quale abbiamo risposto operando in piena sinergia con la Soprintendenza ed elaborando un fitto programma di appuntamenti culturali che speriamo incontreranno il favore del pubblico – spiega Gioconda Lamagna, dirigente del Polo Culturale di Agrigento -  Eventi di vario genere che coinvolgeranno, per quanto riguarda i siti del Polo culturale, non solo la Casa Natale, luogo pirandelliano per eccellenza, ma anche il Museo archeologico 'Pietro Griffo', in contrada S. Nicola, dove tra l’altro verrà riproposta, nell’originaria ambientazione pensata da Pirandello, la “Sagra del Signore della Nave”.

Per l'occasione, nella casa-museo saranno esposti diversi documenti inediti dello scrittore. Uno di questi, battuto a macchina dallo scrittore, recita: "Pagliacciate, pagliacciate, pagliacciate...", parola ripetuta 27 volte. Il riferimento è al riconoscimento del Premio Nobel assegnato a Pirandello nel 1934. Quel famoso biglietto battuto a macchina, e una nota del figlio Stefano a piè di pagina con la data, è tra i pezzi più importanti in mostra. Segno che non è stato soltanto Bob Dylan ad accogliere in maniera non ortodossa la notizia del riconoscimento dell’Accademia svedese: 150 anni prima Luigi Pirandello aveva fatto lo stesso.

Mercoledì 28 giugno la Casa Natale di Pirandello aprirà dalle 10 con “Novelle per un giorno”, lunga performance-fiume dell’attore Bruno Crucitti che fino alle 18, ininterrottamente, leggerà ed interpreterà le novelle del drammaturgo, le più e le meno conosciute, ma anche brani, lettere, brandelli di opere pirandelliane, nell’intento di ricostruirne il processo creativo. Alle 19, l’attrice Isabella Ferrari leggerà stralci da opere di Pirandello. Saranno inaugurate le due mostre, frutto di un complessivo riallestimento dei materiali disposti secondo un percorso scientifico ragionato: “Viaggio tra identità e memoria attraverso i dipinti della famiglia Pirandello”, a cura della soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento, Gabriella Costantino, a piano terra; e “Luigi Pirandello. Informazioni sul mio involontario soggiorno sulla terra”, a cura di Armida De Miro, Cristina Iacono e Stefano Milioto, al primo piano.

La prima mostra illustrerà la produzione pittorica della famiglia Pirandello, ovvero di Luigi, Fausto e dei fratelli del drammaturgo, Rosolina, Giovanni ed Innocenzo: prove ed espressioni pittoriche fortemente legate alla storia e all'identità della famiglia; ritratti, paesaggi, interni, ognuno dei quali aggiunge un importante tassello alla conoscenza di originali figure intellettuali: oltre a Luigi e Fausto, ecco Rosolina, precoce e prolifica pittrice per vocazione, autrice di paesaggi e ritratti dallo stile consapevolmente ispirato al grande ‘800 e primo ‘900. Arricchiscono la collezione della “Casa Natale”, oltre a un autoritratto dello stesso Luigi, un bellissimo pastello espressionista del ciclo Bagnanti di Fausto del 1962, un dipinto di Giovanni e due affreschi di tema paesaggistico nel sovraporta dipinti da Innocenzo.

La seconda esposizione storico documentaria “Luigi Pirandello. Informazioni sul mio involontario soggiorno sulla terra”, trae il suo titolo da un’“autobiografia” del drammaturgo, che non vide mai la luce e della quale si posseggono soltanto alcune carte sciolte, unite a documenti, lettere, componimenti, prime edizioni, per raccontare le diverse tappe della produzione letteraria dello scrittore, dagli anni della giovinezza quando, studente del liceo classico Vittorio Emanuele di Palermo, Pirandello si dedicò alla produzione di componimenti di cui rimangono alcuni quaderni manoscritti conservati alla Biblioteca Museo Luigi Pirandello (il “Canzoniere Conchiglie ed  Alighe” e  il “dramma” in versi senza titolo, forse dedicato all’amico Carmelo Faraci, composti tra il 1884 e il 1886).

Intanto, oggi lo scrittore agrigentino è stato protagonista di un importante convegno a Roma, organizzato dall'università "La Sapienza", Tor Vergata e Roma Tre, dal titolo "Pirandello Oggi". Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto è intervenuto dopo il saluto del presidente del Senato, Piero Grasso, e del sottosegretario dei Beni Culturali, Antimo Cesaro. "Agrigento-Girgenti - ha detto Firetto - ha avuto un rapporto complicato, a voltecontraddittorio, con il suo illustre concittadino, gli agrigentini si sono sentiti dire assai spesso di essere pirandelliani, identificati come gli abitanti della città dei paradossi. In verità Pirandello nelle sue opere ha reso un'introspezione profonda dell'umanità. Ha studiato l'uomo e non l'agrigentino".

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