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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Prodotti ittici non tracciati", sequestrati 200 chili di pesce e sanzioni da 22mila euro

È il bilancio dell'attività dei militari della Guardia costiera di Porto Empedocle, impegnata nell'operazione "Spring fish", coordinata dalla Direzione marittima di Palermo

Quasi 200 chili di pesce sequestrato, insieme a 40 metri di rete da pesca e sanzioni per un totale di oltre 22mila euro per mancanza di tracciabilità dei prodotti ittici e scarsa igiene. È il bilancio dell'attività dei militari  della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, impegnata nell'operazione "Spring fish", coordinata dalla Direzione marittima di Palermo, nel periodo compreso dal 21 maggio all'8 giugno, che ha visto i militari della Guardia costiera impegnati in numerosi controlli nella provincia di Agrigento.

In particolare - fanno sapere dalla Capitaneria di porto - sono stati sottoposti a verifica 37 luoghi adibiti alla somministrazione di prodotto ittico suddivisi tra ristoranti, venditori ambulanti e pescherie. A 5 ristoranti sono stati comminate sanzioni da 1.500 euro ciascuno perché sprovvisti di idonea documentazione necessaria ad attestare la tracciabilità del pescato. Inoltre, al titolare di un esercizio commerciale è stato comminato un verbale amministrativo di 1.000 euro perché carente dei requisiti igienici imposti dai regolamenti comunitari.

È stato organizzato un controllo congiunto tra i militari della Guardia costiera di Porto Empedocle e il personale della polizia stradale di Agrigento che ha portato alla confisca di circa 90 chili di prodotto ittico a causa della mancanza della documentazione necessaria ad attestare la tracciabilità del pescato. Inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative per mancanza di autorizzazione sanitaria, delle procedure di autocontrollo Haccp, dell’idoneità termica dei veicoli, per revisione scaduta e per mancanza della documentazione del mezzo, per un totale di 15.525 euro.

E ancora, nell’area portuale di Licata, - aggiungono dalla Capitaneria di porto - sono stati sequestrati contro ignoti circa 500 esemplari di ricci di mare, la cui cattura è vietata nei mesi di maggio e giugno. In mare invece, una motovedetta ha colto in flagranza un peschereccio intento alla pesca sottocosta comminando al comandante e armatore un verbale amministrativo da 4.000 euro e un verbale amministrativo da 2.000 euro perché privo delle registrazioni del pescato.

Complessivamente, nel corso di tutta l’operazione, sono stati confiscati circa 193 chili di prodotto ittico, 40 metri di rete da pesca e sono state elevate sanzioni amministrative per mancanza di tracciabilità del prodotto ittico e per mancato rispetto dei requisiti previsti dal pacchetto igiene, per un totale di 22.256 euro.

Il prodotto ittico confiscato, dopo un'ispezione effettuata dai veterinari dell’Aps di Agrigento, è stato dichiarato non idoneo al consumo umano per l’impossibilità di verificarne la provenienza ed è stato destinato alla distruzione.

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