“Che a Lampedusa, con l'avvento della nuova amministrazione, sul tema dell'accoglienza la 'musica' sarebbe cambiata era fin troppo scontato. Ciò che non era previsto è che le 'note' stonate sullo 'spartito' del nuovo corso potessero però essere, nel volgere di pochissimo tempo, così tali e tante da rasentare l'insensatezza e stravolgere totalmente l'immagine di terra di pace e di solidarietà che l'isola si era conquistata agli occhi del mondo intero".

"L'ultima 'stonatura' in ordine di tempo del sindaco Martello ha a che fare, guarda caso, proprio con la musica ed è una stonatura che stride fortemente anche, o forse soprattutto, con la vocazione turistica di Lampedusa: che senso ha negare all'ultimo momento il già previsto contributo del Comune ad una manifestazione dal respiro internazionale come il Peace Drums del prossimo 23 settembre, con oltre 100 artisti e tantissime associazioni provenienti da 14 paesi per realizzare un concerto diffuso e ribadire in musica la necessità di una vera politica del dialogo nel Mediterraneo? Se l'obiettivo, invero assai misero, del sindaco Martello è quello di sminuire la portata e la diffusione dell'evento per rafforzare la sua immagine di sindaco anti-immigrati, abbia lo stesso coscienza che inevitabilmente questa sua scelta finirà per produrre, a medio e lungo termine, ripercussioni negative sulle attività turistiche di Lampedusa che di manifestazioni di questa portata hanno bisogno per allungare la stagione in termini di presenze". 

"Agli organizzatori del Peace Drums va ovviamente tutta la nostra incondizionata solidarietà e l'incoraggiamento a condurre in porto l'iniziativa che, a dispetto dei bastoni tra le ruote, avrà un grande successo”.

Lo dichiarano Gianfranco Zanna e di Claudia Casa, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Sicilia.