I pasti non sono di loro gradimento, scoppia la rivolta fra i migranti
Prima che il gruppo di minorenni - giunti senza essere accompagnati in Italia - si agitassero ancora di più, creando magari anche dei danni, è stato lanciato l'Sos e sono accorsi i carabinieri
Migranti in rivolta. I minorenni, ospiti della struttura "Pegaso" di Ravanusa, domenica pomeriggio, hanno inveito contro gli assistenti sociali e i responsabili della casa accoglienza, perché il cibo - quello che compone i pasti giornalieri - non era di loro gradimento. Malcontento ed ira sono serpeggiati per un po'. Prima che il gruppo di immigrati minorenni - giunti senza essere accompagnati in Italia - si agitassero ancora di più, creando magari anche dei danni, è stato lanciato l'Sos.
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Nella struttura si sono precipitati i carabinieri della stazione cittadina. Militari dell'Arma che, coordinati dal comando compagnia di Licata, sono riusciti - anche se ci sono state non poche difficoltà, dovute forse anche alle difficoltà di comprensione - a riportare la calma. Il gruppo di migranti minorenni è stato però chiaro: il cibo che gli viene offerto non è di loro gradimento. Vogliono mangiare altro.
Contestavano il cibo e reclamavano il pocket money
Quanto è accaduto, domenica pomeriggio, a Ravanusa non è che l'ennesimo caso di proteste sollevate dai migranti - sia minorenni che maggiorenni - che, soprattutto ad Agrigento, talvolta non gradiscono i pranzi e le cene, altre volte reclamano l'acqua calda o inveiscono perché non funziona il Wi-fi. Sistematicamente, dunque, in queste strutture d'accoglienza si vivono ore di grande confusione ed agitazione.
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