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Cronaca Palma di Montechiaro

L'agguato di Palma, il riesame conferma l'arresto di Gueli

Regge l'impostazione accusatoria della Procura, l'indagine per l'agguato ha già fatto registrare altri quattro indagati

Ordinanza cautelare in carcere confermata: per conoscere i dettagli del provvedimento e le motivazioni ci vorranno alcuni giorni. Di sicuro, però, l’impostazione accusatoria relativa all’agguato di Palma di Montechiaro dello scorso 13 giugno regge. Il quarantaduenne Francesco Gueli resta in carcere.

Due fermi per il tentato omicidio

I giudici del tribunale del riesame di Palermo, ai quali si sono rivolti i difensori, gli avvocati Giovanni Castronovo e Santo Lucia, hanno confermato il provvedimento restrittivo che era stato emesso il 19 giugno, dopo l’interrogatorio, dal gip di Agrigento Stefano Zammuto.

Il procuratore Patronaggio: "Abbiamo evitato una strage"

Niente ricorso al riesame, invece, per Giuseppe Incardona, 52 anni: il suo difensore, l’avvocato Giuseppe Vinciguerra, non ha impugnato il provvedimento. Tutto sarebbe nato per un banale litigio al bar fra Gueli e Incardona. Il primo, in particolare, sarebbe intervenuto in una discussione fra Incardona e il cognato prendendo le difese di quest'ultimo. Ne sarebbe, quindi, scaturita una colluttazione. Incardona a bordo di una Mercedes insegue la Panda sulla quale si trova Gueli che resta illeso nonostante il suo rivale gli abbia sparato addosso numerosi colpi.

Nuovi indagati per favoreggiamento

Gueli, anzichè denunciare Incardona, occulta la macchina e si consulta con i familiari per organizzare la vendetta. Poi incontra per strada un conoscente, intercettato per altre vicende, con il gps piazzato nell’auto. La squadra mobile ascolta in diretta il racconto di Gueli che dice che Incardona gli aveva sparato addosso e vuole vendicarsi. L’amico cerca di convincerlo a desistere. Poi l’incontro con altri familiari. I poliziotti sentono in diretta gli spari, poco distanti dall’auto, per strada. Onolfo viene colpito, forse per sbaglio, e va in ospedale con un rene e la milza spappolati. 

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