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Cronaca Palma di Montechiaro

"Falsificarono verbale per proteggere maresciallo", chiesti 4 rinvii a giudizio

Il luogotenente dei carabinieri Luigi Marletta, due agenti e un presunto complice rischiano il processo

A giudizio con l’accusa di avere redatto un falso verbale per occultare la circostanza che il comandante della stazione di Palma di Montechiaro, che aveva avuto un incidente stradale, andava in giro con un ciclomotore senza revisione e assicurazione. Due poliziotti, il padre dell’automobilista coinvolto nello scontro e lo stesso luogotenente Luigi Marletta rischiano di finire a processo. Il pubblico ministero Elenia Manno ha chiesto il rinvio a giudizio per il sottufficiale dei carabinieri, di origini catanesi, per i poliziotti Gaetano Scarpello, 37 anni e Alessio Guzzo, 35 anni, e per Angelo Romano, 47 anni.

"Falsificarono verbale", quattro indagati

A decidere se disporre il rinvio a giudizio, sempre se i difensori (gli avvocati Santo Lucia, Antonino Catania, Alfonso Neri e Salvatore Pennica) non chiederanno un rito alternativo, sarà il giudice dell’udienza preliminare Francesco Provenzano. L’inizio del procedimento era previsto per oggi ma una mancata notifica ha fatto slittare tutto al 28 marzo. Le accuse contestate sono di omissione in atti di ufficio e, per i soli poliziotti, di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico. 

Il 19 ottobre del 2017 Marletta, a bordo di uno scooter senza assicurazione e revisione, andò a sbattere contro una “mini auto” di piccola cilindrata guidata da un ragazzo minorenne, figlio di Angelo Romano. Marletta restò ferito anche in maniera piuttosto seria ma, sostiene l’accusa, si sarebbe preoccupato, con la complicità di Romano, di chiedere ai poliziotti di “aggiustare” il verbale. La vicenda fu scoperta perché Marletta avrebbe parlato al telefono con Romano che era intercettato nell'ambito di un altro procedimento. 

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