Proiettili nella cassetta della posta di un bracciante agricolo, aperta un'inchiesta

Due cartucce - calibro 7,65 - sono state lasciate all'interno della cassetta della posta dell'abitazione di un bracciante agricolo di 51 anni. Scoperta l'inquietante missiva, all'uomo - un palmese - non è rimasto altro da fare che rivolgersi ai carabinieri della stazione cittadina e denunciare il ritrovamento di quello che ha le inequivocabili sembianze di un avvertimento. E' accaduto tutto in una zona del centro di Palma di Montechiaro. I carabinieri della città, coordinati dal comando compagnia di Licata, hanno subito avviato le indagini. Un'attività investigativa - che viene, naturalmente, coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento che ha aperto un fascicolo d'inchiesta - che ieri risultava muoversi su un fronte di trecentosessanta gradi. Senza nulla escludere, dunque, né nulla privilegiare.

Cinque proiettili davanti la saracinesca di una pizzeria

I carabinieri, oltre a raccogliere la denuncia contro ignoti, hanno accuratamente sentito il "bersaglio" dell'intimidazione. L'obiettivo era quello di riuscire ad individuare subito una pista investigativa sulla quale muoversi per dare, ben presto, un volto ed un nome e cognome a chi ha lasciato l'avvertimento. Fitto è - come sempre avviene in casi del genere - il riserbo investigativo. Un fatto analogo si è registrato - forse a distanza di poche ore - a Porto Empedocle. 

Impossibile, naturalmente, riuscire ad immaginare un collegamento fra i due diversi, inquietanti, episodi. Si tratta, del resto, di città differenti e neanche vicine, di lavoratori che hanno una diversa qualifica professionale e perfino il numero delle cartucce, il calibro e le modalità di "recapito" sono state differenti. C'è stata - fra i due episodi - soltanto la concomitanza temporale.