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Ospedale, i "miracoli" della Rianimazione: salvate due donne in un'unica notte

Il medico Salvatore Frenda: "Noi non curiamo i pazienti, nel nostro reparto si arriva in pericolo di vita ed evitare tragedie è un'emozione indescrivibile"

Hanno salvato due donne in un'unica notte. I rianimatori dell'ospedale "San Giovanni di Dio", coadiuvati dai medici del pronto soccorso, dai tecnici e dagli infermieri sono riusciti - in un'unica notte appunto - a realizzare un doppio miracolo. A raccontarlo ad AgrigentoNotizie, ed è stata una emozionante testimonianza, è stato proprio l'anestesista e rianimatore Salvatore Frenda che, quella notte, era di turno. 

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Quella del medico rianimatore è una professione che non consente un ampio ventaglio di possibilità. Questa specializzazione, a differenza delle altre, non serve a curare i pazienti ma lo scopo primario è quello di salvare vite umane. Per i rianimatori sono solo due le opzioni e con opposti risvolti che possono essere o drammatici oppure lieti. Di questo ne è consapevole Salvatore Frenda, anestesista e rianimatore dell’ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento che nei giorni scorsi, assieme alla sue equipe e ai medici di Patologia clinica, Simona Carisi in testa, hanno salvato la vita a due giovani donne. Una notte che potrebbe sembrare movimentata, quella raccontata ai microfoni di AgrigentoNotizie dal medico in servizio nel reparto di Rianimazione, ma che invece è normale routine per gli operatori che sono abituati a lavorare in condizioni di perenne emergenza. 

“E’ una grande gioia e una grande emozione – dice emozionato il dottore Frenda -  quando riesci a dimettere un paziente e trasferirlo in un altro reparto perché significa che gli hai salvato la vita e penso che non ci possa essere cosa più grande”. 
 

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