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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Morì dopo angioplastica, gli eredi chiedono risarcimento di quasi 2 milioni di euro

La donna, prima del ricovero e dell'intervento chirurgico, si era già recata in ospedale perché accusava forti dolori al torace e al braccio sinistro. Venne dimessa con una terapia farmacologica

Morì dopo essere stata sottoposta ad un intervento di angioplastica. Gli eredi della donna hanno citato l'Asp, davanti al tribunale di Agrigento, "affinché ne venga dichiarata la responsabiliità nella causazione dell'evento e per ottenere la condanna al risarcimento del danno quantificato in complessivi 1.950.000 euro". L'udienza è stata fissata al 6 maggio prossimo.

Era il 20 maggio del 2014 quando i carabinieri della Pg della Procura di Agrigento acquisivano l'originale della documentazione clinica del decesso della paziente ricoverata all'unità operativa di Terapia intensiva il 9 maggio del 2014 e morta lo stesso giorno. Per la donna c'era stato un primo accesso all'ospedale San Giovanni di Dio il 25 aprile del 2014. All'epoca, accompagnata dal marito e dalla figlia, la donna si recò in ospedale perché accusava forti dolori al torace e al braccio sinistro. Venne, quel giorno, dimessa con terapia farmacologica domiciliare. L'8 maggio, la donna si è nuovamente recata al pronto soccorso dove, dopo essere stata ricoverata d'urgenza in Rianimazione, venne sottoposta ad un intervento di angioplastica e dove è morta.

Della rappresentanza e difesa dell'azienda sanitaria provinciale di Agrigento si occuperà la compagnia di assicurazione che ha affidato l'incarico all'avvocato Pietro Recupero con studio a Misterbianco. L'Asp si costituirà in giudizio per ottenere il rigetto delle pretese risarcitorie.     

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