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Cronaca

Alletto, Mp: "Aumentare le risorse umane della Polizia per un'efficace lotta alla mafia"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

"L'operazione antimafia condotta brillantemente della Direzione antimafia di Agrigento sottolinea ancora una volta la cruenta presenza della consorteria mafiosa in Sicilia e nell'hinterland agrigentino". 

A sottolineare l'importanza dell'operazione di polizia giudiziaria della Dia agrigentina interviene Antonino Alletto, segretario generale nazionale di Mp, che ribadisce l'importanza della lotta alla criminalità nel  contesto sociale di una regione fin troppo martoriata, Siciliana in generale e nella provincia di Agrigento in particolare. Ed è proprio per questo motivo che il Movimento dei poliziotti democratici e riformisti continua ad esortare il  capo della Polizia, Franco Gabrielli, direttore generale della pubblica sicurezza, affinché Agrigento venga correttamente attenzionata per le numerose problematiche ad essa associata, con l'invio di uomini e mezzi  – ribadisce Alletto – riteniamo che Agrigento dovrebbe godere di una corsia preferenziale, per evitare recrudescenze che in passato hanno ferito mortalmente questo territorio. I  cinque Commissariati di pubblica sicurezza sono al collasso e per garantire l'ordine e la sicurezza pubblica il personale deve impegnarsi oltremodo . Auspichiamo affinché  al personale della Dia, dal dirigente agli uomini e alle donne che hanno svolto le indagini venga riconosciuto il giusto l'elevato valore dell'operazione con la concessione dei connessi premi ministeriali,quale incentivo  all'attività encomiabile svolta nell'interesse dell'intero paese.

Il nostro capo della polizia nella sua recentissima visita ad Agrigento ha sottolineato che "lo Stato vince sempre ma la guerra non è finita"  e lo ha fatto  presso il  "Giardino dei giusti", nella Valle dei Templi, accanto agli ulivi dedicati ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, dove sono state collocate due targhe con i nomi di Antonio, Rocco e Vito, Claudio, Emanuela, Agostino e Walter: gli agenti delle scorte dei due magistrati morti a Capaci e in via D'Amelio a Palermo. “ Ricordando il sacrificio dei servitori dello Stato, noi del Movimento dei poliziotti democratici e riformisti rilanciamo sollecitando una maggiore attenzione per le forze dell'ordine della provincia di Agrigento affinché in futuro vi siamo meno vittime da ricordare e più mafiosi da processare".

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