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Cronaca Canicattì

Prestiti agevolati grazie alla corruzione, scatta il blitz "Giano Bifronte": eseguite 17 misure

Venti i casi scoperti dalla Guardia di finanza che è stata coordinata dal Pm Andrea Maggioni. Due persone in carcere, cinque ai domiciliari ed obbligo di dimora per dieci

Due persone in carcere, cinque ai domiciliari ed obbligo di dimora per dieci. E' il bilancio dell'operazione contro la corruzione denominata "Giano Bifronte" svolta dalla Guardia di finanza e coordinata dal sostituto procuratore Andrea Maggioni. Venti gli episodi che sono stati scoperti. 

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"E' un'operazione che gira attorno a due soggetti: Antonio Vetro, noto perché coinvolto in vicende corruttive nell'ambito dei rapporti con le Agenzie delle Entrate, e Paolo Minafò - ha spiegato, durante la conferenza stampa, al quinto piano del palazzo di giustizia, il procuratore capo Luigi Patronaggio - . I due hanno perpetrato una serie di atti corruttivi piuttosto complessi. Abbiamo un funzionario dell'Irfis, che è un ente regionale che eroga prestiti a tasso agevolato o addirittura a tasso zero, che è Minafò, che lavora nell'ambito dell'Irfis, - ha proseguito il procuratore Patronaggio - il quale è un socio occulto della Intersistem Srl che fa una attività di consulenza. Gli imprenditori che vogliono accedere ai prestiti agevolati dell'Irfis, che potrebbero farlo rivolgendosi ad uno sportello, preferiscono invece stipulare un contratto di conferenza con la Intersistem srl perché sanno che all'interno della Intersistem opera Vetro, ma opera soprattutto il Minafò che è, nello stesso tempo, funzionario dell'Infirs e socio occulto della Intersistem. Quindi Minafò è una persona che ha due aspetti chiaramente incompatibili fra loro, ecco perché l'operazione è stata chiamata Giano Bifronte. La Intersistem si pone dunque come soggetto di snodo per tutti quegli imprenditori che vogliono avere la strada più comoda, più facile per arrivare ai finanziamenti Irfis". 

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Ci sarebbero - secondo quanto è emerso durante la conferenza stampa - anche delle intercettazioni significative. "Quando Minafò opera come pubblico funzionario onesto dice rivolgetevi al link, prendetevi la modulistica - ricostruisce sempre il procuratore capo Luigi Patronaggio - . Quando opera come socio della Intersistem cambia, sopprime, inserisce atti compiacenti". 

La sede dell'Irfis è a Palermo, ma le condotte per le quali ha proceduto la Procura di Agrigento sarebbero 12. Gli incartamenti di altri 7 presunti casi sono stati inviati alla Procura di Palermo e per un altro alla Procura di Caltanissetta. 

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