Omicidio Stagno, dopo 22 anni l'ergastolano Barba ottiene la semilibertà
Il favarese di giorno sarà libero e la sera tornerà a dormire in cella. Il legale di fiducia, l'avvocato Raimondo Tripodo, già 9 anni fa presentò la prima istanza di concessione di permesso premio
Di giorno libero, la sera a dormire in cella. Dopo 22 anni di carcere, il favarese Francesco Barba è tornato ad essere libero o quasi: in stato di semilibertà. Condannato dal tribunale di Agrigento fino alla Cassazione al carcere a vita perché ritenuto il mandante dell'omicidio di Angelo Stagno, avvenuto nel 1991, nei giorni scorsi il favarese ha ottenuto - secondo quanto riporta oggi il quotidiano La Sicilia - la semilibertà dal tribunale di Cagliari.
Secondo la ricostruzione che venne fatta dagli inquirenti dell'epoca, quel delitto sarebbe stata una vendetta di mafia. Stagno sarebbe stato ritenuto da Barba coinvolto, più o meno direttamente, nell'uccisione di suo padre avvenuta nel 1990.
Il legale di Francesco Barba, l'avvocato Raimondo Tripodo, già 9 anni fa presentò la prima istanza di concessione di permesso premio, ritenuta ammissibile. E si aprì appunto uno spiraglio nel "fine pena mai". Dopo due anni di permessi, adesso per il favarese è arrivata la semilibertà.