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Cronaca Favara

L'omicidio di San Benedetto, arresto convalidato: Riggio resterà in carcere

Il ventisettenne avrebbe raccontato che, per avviare l'attività imprenditoriale, "Mattina aveva chiesto soldi a degli usurai e che lui avrebbe dovuto restituire 550 euro al mese per saldare il debito". Domani verrà conferito l'incarico per l'autopsia sulla salma del quarantunenne

Il Gip di Palermo, Wilma Mazara, ha convalidato l'arresto di Giovanni Riggio, reo confesso dell'omicidio di Giuseppe Mattina, ucciso venerdì sera in contrada San Benedetto. Il giudice ha disposto per il ventisettenne palermitano la custodia cautelare in carcere. A determinare il delitto sarebbe stata una lite nata per motivi economici.

L'indagato stava avviando una attività di rivendita di autovetture usate con la vittima: il quarantunenne, commerciante, di Favara. E Riggio sarebbe andato, venerdì, ad incontrare Mattina proprio perché gli doveva del denaro.

"Per avviare l'attività Mattina aveva chiesto soldi a degli usurai - ha raccontato, secondo quanto riporta l'Ansa, Riggio - . I due avevano concordato che ogni mese Riggio - prosegue la ricostruzione dell'agenzia stampa - gli avrebbe restituito 550 euro per saldare il prestito. E la sera dell'omicidio, i due avrebbero avuto una discussione per motivi economici. Mattina avrebbe minacciato il socio di uccidere la figlia e di abusare della moglie se questi non gli avesse dato presto i soldi, poi avrebbe tentato di colpirlo con un oggetto trovato in officina. L'indagato si sarebbe difeso e l'avrebbe ucciso per poi costituirsi a Palermo". 

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