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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Menfi

"Omicidio e rapina in danno di due anziani", impugnata la sentenza

Per la Procura Generale, Giuseppe Sabella, 43 anni, di Sciacca, andava condannato all’ergastolo e non a 30 anni di reclusione come deciso in abbreviato

Per la Procura Generale, Giuseppe Sabella, di 43 anni, di Sciacca, andava condannato all’ergastolo e non a 30 anni di reclusione come deciso, in abbreviato, dal giudice Antonio Genna, ed ha impugnato la sentenza con giudizio d’appello che si aprirà il 30 gennaio prossimo. La sentenza è stata impugnata anche dal difensore di Sabella, l’avvocato Aldo Rossi, così come dal legale dell’altro imputato, il saccense Antonino Gucciardo, di 30 anni, condannato in primo grado a 18 anni di reclusione.

I due sono accusati di omicidio volontario e rapina in danno di due anziani, di Menfi e Sambuca. L’iniziativa della Procura Generale riguarda soltanto Sabella perché la riduzione per il rito avrebbe dovuto evitargli l’isolamento diurno, ma non una riduzione fino a 30 anni. A Gucciardo, difeso dall’avvocato Mauro Tirnetta, il giudice Antonio Genna, del tribunale di Sciacca, nel processo di primo grado, celebrato con il rito abbreviato, ha concesso le attenuanti generiche e per lui la pena è stata di 18 anni di reclusione, 2 in meno rispetto a quelli sollecitati dall’accusa.

Il 30 gennaio si aprirà il nuovo processo dinanzi alla Corte di Assise d’Appello di Palermo. Le due rapine hanno fruttato ben poco, assolutamente nulla quella di Sambuca e 400 euro e qualche moneta in argento quella di Menfi. Sabella e Gucciardo erano accusati e sono stati condannati per omicidio volontario e rapina per la morte di Nicolò Ragusano, di 93 anni, aggredito, nella sua abitazione di Sambuca, il 6 luglio 2015 e deceduto pochi giorni dopo, il 21 luglio. E anche per la morte di Stefana Mauceri, di 85 anni, aggredita, nella propria abitazione, il 16 luglio 2015 e morta sette mesi più tardi. 

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