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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Olio tunisino, Trafficante e Ciaccio: "Bastosta per i produttori siciliani"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

E' grave la notizia delle ottocento tonnellate di olio tunisino destinate alle nostre zone, una batosta per i produttori siciliani, piccoli e grandi, per il nostro Territorio invece è una tragedia, dichiarano in una nota il Consigliere esponente Sindacale dell`U.N.S.I.C Territoriale Ribera Stefano Trafficante, unitamente al collega Gaspare Ciaccio, Pare che queste 800 tonnellate di olio d’oliva biologico tunisino sono state – infatti - acquistate al prezzo di 3-4 euro al Kg. Così non ci può essere partita. In Sicilia produrre un Kg di olio d’oliva extra vergine costa non meno di 7 euro perché le tecniche agronomiche tradizionali da seguire sono diverse e più complesse”.

“Le nostre aziende olivicole non possono reggere la concorrenza tunisina – continuano i due Sindacalisti dell`U.N.S.I.C - Trafficante e Ciaccio - In Tunisia il costo del lavoro è bassissimo, se è vero che un operaio viene pagato più di 5 euro al giorno. Da noi un operaio agricolo, invece, non costa meno di 80-100 euro al giorno”. C'è da valutare anche la questione legata alla qualità del prodotto: in certi Paesi il dubbio è che vengano utilizzati, ad esempio, pesticidi vietati in Italia.
Adesso ne arrivano 800 di soltanto Sciacca e dintorni, su cui bisogna vigilare nel momento della vendita, affinchè non venga spacciato per siciliano dell'olio prodotto altrove. Ed allora cosa fare? Una soluzione è quella di rivolgersi a frantoiani di fiducia che possano garantire la provenieza del prodotto offerto. Ma è livello nazionale ed internazionale che occorre fare qualcosa per non far morire il mercato siciliano, l'auspichiamo - concludono- che il Ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio,  intervenga immediatamente con gli organi di controllo per intensificare le ispezioni sull’olio in arrivo dall’estero, è bloccare  questo business che porta solo ed esclusivamente un disastro economico e sociale, in vista dell`imminente campagna olearia e  difendiamo il  "Made in Italy”.
 

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