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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Note di Natale": Gli auguri di Marco Zambuto tra crisi e polemiche politiche

Intervento su diversi temi tra i quali gli scandali giudiziari che hanno colpito il Comune

"Sappiamo tutti che questo è un Natale particolare". Esordisce così il sindaco di Agrigento Marco Zambuto al concerto "Note di Natale" di ieri sera, alla presenza di una promiscua folla al teatro Pirandello. Un augurio pieno di amare consapevolezze frutto della situazione economica del Paese, dalla quale non si può prescindere perchè coinvolge famiglie e istituzioni. "Ma questo è anche un Santo Natale diverso per le accuse che sono state rivolte dalla Magistratura inquirente contro alcuni dipendenti comunali che non facevano il loro dovere".

Alle preoccupazioni della crisi si aggiunge lo scandalo che ha danneggiato l'immagine della macchina comunale, subito presa in considerazione dal sindaco in un discorso che sembrava voler rispondere a tutte le possibili accuse che si potevano ritorcere contro l'amministrazione comunale.

Un intervento quello di Zambuto che non ha tralasciato nulla, per rispondere alle possibili domande che i cittadini avrebbero potuto porsi in questi mesi nelle loro teste e, per fare questo, non bisognava trascurare ciò che è immediatamente percepibile dai cittadini. In questi giorni lo sciopero dei netturbini sta provocando forti disagi alla città. E' sotto gli occhi di tutti. "Non abbiamo più la competenza diretta dei servizi relativi all'acqua e ai rifiuti", afferma Zambuto, mettendo le mani avanti.

Tracciato un excursus dei quattro anni e mezzo del suo mandato, caratterizzato da un forte risanamemto finanziario, "compiendo scelte difficili che mi hanno reso impopolare, e grazie alle quali, una città bloccata per decenni, vedrà finalmente i primi risultati già all'inizio del nuovo anno", per spiegare il perchè Zambuto vorrà esserci ancora, il perchè della sua ricandidatura a sindaco di Agrigento.

Due battute sulla situazione politica, tra dispiacere e forse rabbia, concludono l'intervento. "Forze politiche si stanno esercitando a denigrare la mia persona e il mio lavoro da sindaco. Vedo che alcuni agglomerati politici, come il Terzo polo, non riescono a coagularsi come avviene a livello regionale, perchè a dire di alcuni dirigenti sarebbero impediti dalla mia candidatura". Delicata la posizione di Zambuto in questo momento, pesanti gli atteggiamenti e le dichiarazioni dei partiti a conclusione di un mandato il cui operato non viene riconosciuto da alcuna forza politica. Al di sopra delle parti e delle forze partistiche, così come suonava lo slogan di Zambuto nella scorsa campagna elettorare, l'atteggiamento assunto dal sindaco, che invita la politica a restare unita. "Agrigento non può sopportare una campagna elettorale lunga, aspra e selvaggia. Per governare una città come questa ci vuole unione e concordia".

Il sindaco uscente accusa gli schieramenti politici di abbandonare i progetti e i programmi, per discutere di candidature che si annunciano e si ritirano, e denunciando un desiderio da parte di qualcuno di ritornare a un vecchio modo di amministrare la città. Poi la sfida. "Sono pronto a mettermi da parte se ciò dovesse essere utile e servile al bene della città e degli agrigentini. Partiti, coalizioni, associazioni, comitati, esprimano subito progetti, proposte, candidature che se utili al bene della città, le possiamo valutare, approvare, per portarle insieme davanti al popolo sovrano".

Dopo queste parole cambia l'atmosfera. Inizia lo spettacolo, organizzato dal Comune e presentato da Daniela Spalanca al teatro di Agrigento. Luci, musiche, canti e volti di giovani artisti, tra cui i "Sikania mandolin ensemble", per una serata natalizia che ha cercato di unire alla musica, la solidarietà della comunità religiosa di Agrigento "Porta Aperta", attraverso una raccolta di fondi e giocattoli da destinare ai bambini di famiglie disagiate.

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