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Cronaca Racalmuto

"Non truffò i fedeli", assolta pastore evangelico pentecostale

Angela Giovanna Alaimo, 58 anni, racalmutese, era accusata di avere raggirato due anziane e di avere loro sottratto oltre 40 milioni di lire

Secondo il giudice monocratico Gianfranca Claudia Infantino, Angela Giovanna Alaimo, 58 anni, racalmutese, legale rappresentante della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale, non raggirò i fedeli della sua chiesa facendosi consegnare denaro per sette anni. Il giudice non ha creduto alle accuse delle presunte vittime che si sono costituite parte civile con l’assistenza dell’avvocato Gianfranco Pilato.

La donna era accusata di avere raggirato i fedeli. La Chiesa - secondo i suoi insegnamenti - si doveva tramandare di generazione in generazione. Per realizzare lo scopo servivano risorse finanziarie e e così, sempre secondo quanto ipotizzato dall’accusa che non ha retto al vaglio del processo, i fedeli dovevano contribuire. I soldi, anziché nelle casse dell’ente, secondo quanto le si contestava, sarebbero finiti in quelle della rappresentante legale. Il tutto sarebbe proseguito per sette anni. “Fino a quando le presunte vittime, due fedeli raggirate, - aveva detto il pm Salvatore Caradonna nella requisitoria - non hanno denunciando tutto facendo scattare l’inchiesta per truffa”. 

Alla donna, nei cui confronti il pm aveva chiesto la condanna a due anni di reclusione, venivano contestate due ipotesi di truffa ai danni di altrettante fedeli racalmutesi dalle cui denunce è scattata l’inchiesta. Le due donne, a cui era stato prospettato il malocchio se non l’avessero fatto, avevano raccontato di avere consegnato somme mensili per un importo totale che ammontava a quaranta milioni di lire.

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