Naufragio di Lampedusa, trovato il barchino: individuati altri dodici cadaveri
Fra i corpi senza vita quello di una donna con un bimbo piccolo, l'imbarcazione era a 60 metri di profondità
Il nucleo sommozzatori della Guardia Costiera, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Agrigento, ha trovato il barchino del naufragio della notte fra il 6 e il 7 ottobre a Lampedusa. Attorno c'erano almeno dodici cadaveri che si aggiungono alle tredici recuperate nell'immediatezza. L'imbarcazione, a circa 60 metri di profondità, era a 6 miglia a sud da Lampedusa.
Tra i corpi individuati quello di una giovane donna con un bambino piccolo. Nei prossimi giorni i corpi saranno recuperati dai sommozzatori. Previsti almeno tre giorni per il recupero. È possibile, sottolineano fonti vicine ad ambienti giudiziari, che vi siano altri corpi in zona. Sulla vicenda il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, e l'aggiunto Salvatore Vella hanno aperto un'inchiesta per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e naufragio.
"Ci abbiamo creduto fino alla fine. Il personale della Guardia Costiera di Lampedusa e il Nucleo sommozzatori non ha mollato un solo giorno, nonostante il carico di lavoro ordinario che continua a gravare su Lampedusa". Lo sottolinea il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, che aggiunge: "I nostri militari hanno messo in campo tutta la loro professionalità e anche il loro cuore".
Il relitto è stato avvistato dalla nave Galatea dell'Arpa di Palermo.