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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Naro

Uccise 37enne a colpi di zappa con marito e figlio", ecco l'alibi in una telefonata: scatta sequestro del nastro

La difesa ottiene di acquisire la registrazione di una conversazione che proverebbe la presenza dell'imputata al bar anziché nel luogo dell'agguato

Una telefonata registrata in cui si sente un amico dell’imputata raccontare alla figlia della donna che Anisoara Lupascu, 39 anni, sarebbe stata in un bar la sera e l’ora dell’omicidio. Spunta un nastro con un possibile alibi per la donna accusata insieme al marito Vasile Lupascu, 45 anni, e al loro figlio Vladut Vasile Lupascu, 20 anni, di avere ucciso, all’alba dell’8 luglio dell’anno scorso, il bracciante agricolo trentasettenne Pinau Costantin, massacrato a colpi di zappa e bastone davanti alla sua abitazione al culmine di una serie di contrasti per banali rivalità fra famiglie.

Questa mattina, su richiesta del difensore della donna, l’avvocato Diego Giarratana, la Corte di assise presieduta da Alfonso Malato ha disposto il sequestro del telefono e della sim che sarebbero stati usati – come ha riferito la figlia dell’imputata, chiamata a testimoniare – per la chiamata e la registrazione della telefonata. La donna è l’unica ad avere scelto il dibattimento. Lo scorso 11 luglio, al termine del processo con rito abbreviato, i due uomini sono stati condannati a 30 anni di reclusione.

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