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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Naro

Il disabile incatenato al letto e maltrattato, l'inchiesta a carico degli zii approda al riesame

La difesa ha chiesto al tribunale della libertà di annullare l'ordinanza cautelare del gip

Martedì al tribunale della libertà di Palermo: l’inchiesta a carico dei due coniugi di Naro, arrestati il 26 ottobre con l'accusa di avere segregato in casa il nipote disabile, legandolo al letto con una catena alla caviglia, approda al riesame. Il difensore, l’avvocato Alba Raguccia, ha impugnato l’ordinanza del gip di Agrigento, Luisa Turco, che, meno di tre ore dopo l’interrogatorio, ha convalidato l’arresto e disposto l’ordinanza in carcere.

"Hanno agito con insensibilità e crudeltà - ha sottolineato il giudice nel provvedimento - nei confronti di un giovane disabile, mostrando di essere privi del più elementare senso di pietà nei suoi confronti". I due indagati si sono detti "dispiaciuti e scossi" per quanto accaduto e hanno chiesto perdono.

La donna ha risposto all'interrogatorio mentre il marito ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Il senso della versione dei fatti fornita al giudice è lo stesso. I due coniugi hanno, di fatto, confessato ma al tempo stesso hanno dato delle giustificazioni spiegando di averlo fatto perchè, in precedenza, il ragazzo 33enne si era allontanato dall'abitazione facendo perdere le sue tracce e venendo trovato, molti giorni dopo, in Calabria e in Campania. 

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