"Viola undici volte il foglio di via", la prescrizione salva quarantenne pregiudicato
Il decorso del tempo cancella le accuse nei confronti di Agostino Bianchi, finito a processo per non avere rispettato il provvedimento del questore
"Non doversi procedere per avvenuta prescrizione del reato": il decorso del tempo cancella le accuse nei confronti del quarantunenne Agostino Bianchi, finito a processo per avere violato ripetutamente i fogli di via del questore di Agrigento che gli vietavano di fare rientro nei comuni di Camastra e Naro per tre anni.
Bianchi, che è stato difeso dall'avvocato Davide Casà, in seguito a diverse denunce, era stato destinatario del provvedimento di polizia che gli imponeva di non entrare nei due comuni dell'Agrigentino, per tre anni, a partire dal 2011. In ben undici circostanze, secondo quanto riscontrato, avrebbe, invece, violato l'ordine finendo a processo.
La sentenza di primo grado è stata emessa, il 16 novembre del 2018, dal giudice monocratico di Agrigento, Katia La Barbera, che gli aveva inflitto quattro mesi di arresto, relativi - però - a parte delle condotte. Per le violazioni commesse fino al febbraio del 2013, infatti, era stata dichiarata la prescrizione.
La sentenza di condanna, decisa per gli episodi successivi, è stata impugnata dalla difesa e la Corte di appello, due anni dopo, ha ritenuto che tutti i fatti non fossero più punibili per effetto del decorso del tempo.