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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Naro

Il bracciante ucciso a colpi di zappa e bastone, nessun colpo di scena: l'omicidio non è stato ripreso

Le telecamere di videosorveglianza di un'abitazione privata non hanno filmato nulla

Nessun colpo di scena sul finale del processo per l'omicidio del bracciante agricolo trentasettenne Pinau Costantin, massacrato a colpi di zappa e bastone davanti alla sua abitazione di Naro l'8 luglio del 2018. Due periti hanno esaminato il file estratto da una telecamera dell'impianto di videosorveglianza di un'abitazione privata, puntata sulla strada dove è avvenuto l'omicidio.

Il dibattimento avrebbe potuto concludersi con una prova decisiva ma, in realtà, nel filmato estrapolato dai periti, non c'è nulla relativo alla notte del delitto. L'udienza, davanti alla Corte di assise presieduta da Alfonso Malato, in ogni caso, è stata rinviata perché i periti Marco Zonaro e Giovanni Fontana hanno depositato solo poco prima i contenuti del proprio lavoro.

I due tecnici hanno pure esaminato il traffico telefonico, attraverso i tabulati, fra un teste, che ha detto in aula di avere, sostanzialmente, confezionato un falso alibi per l'imputata, e la figlia della donna. L'udienza successiva, per riferire in aula gli esiti della perizia, è stata fissata per il 28 febbraio. In questo stralcio del processo l'unica imputata è Anisoara Lupascu, 39 anni, accusata dell'omicidio insieme al marito Vasile Lupascu, 45 anni, e al loro figlio Vladut Vasile Lupascu, 20 anni, condannati a 30 anni nel troncone abbreviato. L'agguato sarebbe avvenuto mentre Costantin, insieme alla moglie, rimasta pure ferita nel tentativo di difendere il marito, e al figlio, stava rientrando in casa dopo un battesimo. 

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