Murò le case in cui le prostitute ricevevano i clienti, ora è commendatore
Lo scorso anno il sindaco gli ha conferito la cittadinanza onoraria e da ieri il maresciallo Vincenzo Bonsignore ha ricevuto l'onorificenza di commendatore dell’ordine al merito della Repubblica italiana
Murò - era il 1982 - le case in cui le prostitute ricevevano i clienti a Santa Margherita Belice. Lo scorso anno il sindaco gli ha conferito la cittadinanza onoraria e da ieri è "commendatore". Si tratta del maresciallo Vincenzo Bonsignore.
Qualche anno più tardi, alla guida della stazione dei carabinieri di Menfi, Bonsignore ha messo a segno il sequestro della più grossa piantagione di cannabis operato in quegli anni, oltre 2 tonnellate di sostanza stupefacente, che sul mercato avrebbe reso 80 miliardi delle vecchie lire. Da alcuni anni è in congedo, ma l’attività del maresciallo Vincenzo Bonsignore, poi luogotenente con laurea in Scienze dell’amministrazione, non è stata dimenticata e ieri, durante i festeggiamenti del 2 giugno, il prefetto di Trapani, Darco Pellos, gli ha conferito l’onorificenza di commendatore dell’ordine al merito della Repubblica italiana.
Vincenzo Bonsignore è di Castelvetrano, città nella quale risiede, ma con tutto il Belice mantiene sempre uno strettissimo legame e quel gesto compiuto a Santa Margherita lo ha fatto balzare all’attenzione della stampa nazionale.