Dipendenti della Calcestruzzi Belice licenziati, domani la fiaccolata
Il sindaco: "E' un dovere, per il Belice, stringersi attorno a questi padri di famiglia. Noi andiamo avanti e bisogna puntare alla riapertura dell’azienda"
Una fiaccolata, per sostenere l'azione degli undici operai della Calcestruzzi Belice che sono stati licenziati, si terrà domani a Montevago. "E' un dovere, per il Belice, stringersi attorno a questi padri di famiglia – ha detto il sindaco di Montevago Margherita La Rocca Ruvolo – . Noi andiamo avanti e bisogna puntare alla riapertura dell’azienda”.
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L'attesa è, naturalmente, tutta concentrata sulla data del due febbraio quando in Corte di Appello, a Palermo, si esaminerà il ricorso presentato dall’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati e tutto potrebbe essere rimesso in discussione. L'azienda è stata, infatti, dichiarata fallita, dal tribunale di Sciacca, per un debito di 30 mila euro nei confronti dell'Eni.
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Cgil nazionale e Fillea Cgil hanno inviato una lettera al presidente del Senato Pietro Grasso, al presidente della Camera Laura Boldrini e al presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi per metterli a conoscenza della vicenda riguardante il licenziamento dei lavoratori della Calcestruzzi Belice, confiscata e gestita dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata.