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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Nuovi tassisti vessati e minacciati", Di Rosa scrive a prefetto e Procura

Il coordinatore provinciale del movimento "Noi con Salvini" chiede anche "se vengano fatti i giusti controlli e se le licenze rinnovate abbiano i corretti requisiti"

"I possessori di nuove licenze per i taxi vengono vessati e minacciati, il regolamento non viene rispettato e così intendono riconsegnare le licenze per paura di pesanti ritorsioni intimidatorie nel silenzio delle istituzioni che ad oggi non li mette nelle condizioni di lavorare in serenità. Un clima di pressione e paura quello subito dai nuovi tassisti che più volte hanno chiesto l’intervento di carabinieri e vigili urbani". E' quanto denuncia in una nota, inviata per conoscenza anche al prefetto Nicola Diomede ed alla Procura della Repubblica, il coordinatore provinciale di "Noi con Salvini", Peppe Di Rosa.

Si tratterebbe dei dieci agrigentini, tra cui due donne, le cui istanze per ottenere la licenza attraverso un "concorso pubblico", bandito a seguito dell'approvazione del regolamento comunale in materia avvenuto nel 2014, sono state accolte. A fine gennaio scorso Di Rosa aveva presentato un esposto-denuncia per la mancata pubblicazione del bando per il rilascio delle licenze taxi. Il 26 febbraio, poi, il Comune diede il via, approvando il bando, al concorso per l'assegnazione di 22 licenze per il servizio taxi ed il 6 aprile venne composta la commissione giudicatrice per l'esame delle istanze presentate, che si riunì il 21 seguente, formando la graduatoria definitiva.

"L'Amministrazione non fa rispettare il regolamento lasciando nelle mani di pochi il potere di decidere come, se e dove, devono lavorare i nuovi tassisti - dice Di Rosa -. Sette di questi in pianta stabile in un parcheggio privato all’interno dell’ente parco, il famoso Porta V, già teatro di risse tra gli addetti ai lavori nel settore turistico che non sembrano preoccupare nessuno anche se si va contro al principio intrinseco di servizio pubblico, un fatto contro legge e contro quanto previsto dal regolamento taxi approvato dal Consiglio. Ci chiediamo se vengano fatti i giusti controlli e se le licenze rinnovate abbiano i corretti requisiti a norma di legge".

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