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Cronaca Porto Empedocle

Soccorse nel canale di Sicilia tre "carrette del mare" e salvati 118 migranti

I tunisini sono stati portati a Villa Sikania perché la tensostruttura di Porto Empedocle - dove abitualmente vengono fatti i controlli sanitari e le procedure di identificazione - resterà chiusa per un mese

Sono 118 i tunisini che sono sbarcati a Porto Empedocle dopo essere stati salvati, dalle motovedette della Guardia costiera e da una nave Onlus francese, nel canale di Sicilia. Complessivamente tre i barconi agganciati. Il primo natante è stato soccorso dalla nave francese che aveva già a bordo altri migranti. Ma dal barcone a rischio, la Onlus non ha potuto imbarcare 41 persone: era già arrivata infatti al tetto massimo di 250 migranti a bordo.

I 41 tunisini sono stati quindi soccorsi da una motovedetta della Capitaneria di porto che, sempre nel canale di Sicilia, aiutata da un'altra unità, ha portato in salvo altri 77 profughi che erano su due diverse "carrette del mare". 

I 118 tunisini sono stati dunque trasferiti a Porto Empedocle e subito accompagnati al centro di Villa Sikania a Siculiana. Nella struttura che fu un albergo, i tunisini rimarranno soltanto il tempo necessario per i controlli medico-sanitari e per l'identificazione. Poi verranno smistati verso le strutture di Trapani e Caltanissetta. 

La scelta di Villa Sikania è stata fatta perché la tensostruttura di Porto Empedocle - dove abitualmente vengono fatti i controlli sanitari e le procedure di identificazione - resterà chiusa per un mese. Sono, infatti, in corso di lavori per una nuova pavimentazione. 

Fra i migranti, anche una famiglia: la mamma con un bambino piccolo e il papà. 

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